Carletto Romeo
Tundu o Quatratu?
“Cu nasci TUNDU,
Non mori QUATRATU“
“Chi nasce tondo non muore quadrato”.
Proverbio dialettale calabrese tra i più usati da don Ciccio, in svariati ambiti, personali, sociali e lavorativi.
Una vera e propria sentenza, senza appello, purtroppo!
È questo il succo di questo proverbio calabrese, che ha anche una notissima versione siciliana: “Cu nasci tunnu un pò moriri quatratu”
La morale è: Chi nasce in un modo non cambia facilmente!
Fino alla fine dei suoi giorni, manterrà proprie caratteristiche peculiari: carattere, usi, costumi, comportamenti.
Da ciò ne deriva anche, se vogliamo, una particolare chiusura di principio nei confronti di chi è “fatto in un certo modo”, chi ha un certo “DNA”, chi ha determinate “radici”, o particolari “antenati”!
In questo caso siamo di fronte a un muro: Nessuna possibilità quindi, per questo teorema, di una redenzione, una rivalutazione, un cambiamento.
Oggi tale assioma suonerà molto male ai pensatori moderni del “politicamente corretto”.
Ma tranquilli, non vi è alcuna prevaricazione, nessun pregiudizio, figuriamoci altro: senso di superiorità o razzismo, addirittura. NO! Niente di tutto ciò!
Il proverbio vuole certificare un “dato di fatto”: è così!
A don Ciccio però, rispondeva donna Teresina, col suo:
“Da rosa nesci a spina e da spina nesci a Rosa!”
Ovvero, non sempre c’è la continuazione, anzi spesso accade il contrario!
E allora?
Come la mettiamo?
Se nasci tondo, potrai mai morire quadrato?
Tu che ne pensi?
Tramandare il nostro idioma, le nostre usanze e le nostre origini… si può!
Proviamo a farlo insieme…
La saggezza dei nostri Avi non sbaglia un colpo!
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