Carletto Romeo
“Tre tesi di Alessandro Orsini” di Gaetano Riggio
Nel suo ultimo intervento sul suo canale Youtube, Alessandro Orsini sostiene tre tesi, che puntualmente argomenta e supporta con prove e documenti (avendo la mentalità del ricercatore riconosciuto a livello internazionale):
1 – È falso che sia imminente una tregua Israele – Hamas, come da mesi va affermando falsamente la stampa occidentale e italiana, ormai strumento propagandistico del potere politico. È un annuncio propagandistico che persegue lo scopo di tenere buona l’opinione pubblica, dimostrare le buone intenzioni di Netanjahu, e l’alacre impegno dell’Europa a difesa del popolo di Gaza. L’assassinio di Haniye, capo politico di Hamas, notoriamente un moderato, a capo della delegazione che conduceva le trattative per la tregua, fa cadere tutte le maschere, e svela ipocrisie e menzogne: Israele non vuole la tregua, ma portare a termine la pulizia etnica (o genocidio), con la complicità dell’UE, la quale non ha affatto a cuore la sorte del popolo di Gaza, come dimostra il fatto che non ha mai minacciato sanzioni contro Israele (mentre ne ha approvato centinaia contro la Russia) né ha condannato la recente azione terroristica a Teheran, che ha ucciso il capo politico di Hamas.
2 – La seconda tesi è che l’esercito israeliano pratica sistematicamente la tortura, e l’eliminazione gratuita di civili palestinesi, come denunciato anche dal quotidiano ebraico Haaretz, e altre organizzazioni umanitarie. Due casi: un bambino di due anni, colpito intenzionalmente alla testa da un soldato mentre era in braccio al padre, a sua volta colpito; un prigioniero di Hamas, orrendamente torturato da un gruppo di soldati. Ma gli episodi sono centinaia nelle carceri israeliane, ovviamente non documentati dalla nostra stampa democratica e umanitaria.
3 – La terza tesi è che il potere giudiziario in Israele non è affatto indipendente, e di conseguenza lo stato non è liberale né democratico, ma un regime razzista, che riconosce solo a quelli di etnia ebrea i diritti umani, mentre gli altri sono animali, come ha affermato recentemente un ministro israeliano. E la ragione è semplice: per sconfiggere il nemico interno (che rivendica i suoi diritti e la sua terra) tutte le componenti dello Stato remano nella stessa direzione, anche la magistratura, che fa finta di non vedere quel che succede e commina pene ridicole ai soldati e ai coloni che torturano e uccidono, garantendo loro in sostanza l’impunità!
Gaetano Riggio
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