“Si chiamava Juma Al-Batran…” di Gaetano Riggio

Si chiamava Juma Al-Batran, Presidente, il Bambino Palestinese Morto di Freddo a Gaza.

Rubrica di “rilettura” dei giornali mainstream a cura di Gaetano Riggio


Si chiamava Juma Al-Batran, Presidente, il Bambino Palestinese Morto di Freddo a Gaza.

Ma l’inganno plateale, è ammissibile, tollerabile?

Rivolgersi a reti unificate al popolo italiano, non facendosi scrupolo, avendo chiara contezza dell’orrore, a ridurlo a un infante anonimo morto di freddo, non si sa come, privato di identità familiare e nazionale, e tacendo al contempo con cinico scrupolo sul nome dei carnefici, tutto ciò è etico, dignitoso, consono alla dignità di un Presidente?
Si chiamava Juma Al-Batran il neonato morto di freddo a Gaza, insieme al fratellino gemello, gli ultimi tra migliaia di donne, bambini, anziani, civili insomma, che lo Stato di Israele tratta come se fossero un esercito armato e organizzato, manovrando la sua macchina da guerra per sterminarli: e quanti non muoiono mitragliati o sotto le bombe, muoiono tra gli stenti, perché Israele ha distrutto e continua a distruggere le infrastrutture idriche e sanitarie, e ostacola l’arrivo dei soccorsi.

Perché ha taciuto sui carnefici (lo Stato di Israele) del piccolo palestinese Juma Al-Batran, Presidente, mentre con molta parzialità, parlando di corsa al riarmo, ha nominato la Russia come capro espiatorio, come se l’aumento delle spese in armamenti potesse essere semplicisticamente ricondotto all’aggressione russa dell’Ucraina?

(Le ricordo che l’Italia ripudia la guerra, e che un paese della Nato limitrofo con la Russia, cioè l’Ungheria, non ha ritenuto di dovere partecipare allo sforzo bellico collettivo a sostegno di Zelensky e dei suoi sodali.)
Il bambino non è morto semplicemente perché c’è una guerra, ma perché c’è uno Stato (Israele), che lei ha colpevolmente coperto con il silenzio, che in modo criminale sta conducendo una guerra di sterminio contro il popolo palestinese.

(Le ricordo l’accusa formale di genocidio contro Israele, e il mandato di cattura a carico di Netanyahu per crimini di guerra, spiccato da un Tribunale Internazionale che l’Italia stessa riconosce come legittimo.)

Nel Suo discorso, ha nominato la Russia come aggressore, colpevole di avere innescato una nuova corsa agli armamenti, ma non ha avuto una parola di pietà per i Palestinesi, e di condanna per Israele.

Bel discorso. Complimenti!

Gaetano Riggio


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Carletto Romeo