Carletto Romeo
Se ami il cane
Ciao. Oggi ti voglio parlare del mio amico a 4 zampe.
Prima di dirti 4 cosette devo fare una doverosa premessa. Non sono un esperto patentato, non sono un addestratore e nemmeno un veterinario e non vorrei che le mie raccomandazioni che seguono, vengano bollate come arroganti o fuori luogo…
Io amo gli animali e amo il CANE!
Ne ho avuti “personalmente” di tutte le taglie in passato:
Bobby un meticcio, Rudy un pastore tedesco e Mambo un alano nero.
Non menzionabili, visto che ero solo un bambino, quegli splendidi esemplari da caccia (Bracco, Setter e Pointer) avuti grazie alla passione cinofila di mio padre.
Parlo solo quindi per l’esperienza di 30 anni di “amicizia canina” e almeno 20 manifestazioni cinofile presentate dove, oltre a “documentarmi” per mio bagaglio e curiosita’ personali, ho avuto il piacere di confrontarmi con tutti gli esperti della cinofilia: giudici, istruttori, conduttori, allevatori ed infine i proprietari… un termine da me sempre “osteggiato” per vari motivi.
Detto questo e sperando di non sembrarti saccente, tocco degli argomenti che riguardano il nostro AMICO, per i quali si è perso in alcuni casi il filo delle regole e del buon senso. Non scendo nella gestione diretta e personale del proprio CANE: ognuno è libero di farne ciò che desidera, scegliere la taglia, la razza, il colore del pelo…
Può addestrarlo o meno, seguire le indicazioni del veterinario o meno, scegliere un posto idoneo dove tenerlo. In tutto ci si augura sempre di fare il BENE del cane e di capirne le vicissitudini quotidiane.
Il CANE è abitudinario e, se realizza che all’ora X di ogni giorno uscirà o giocherà’ col suo amico uomo-donna… puoi starne certo che… sarà per sempre li al suo posto!
Sul CANE puoi sempre contare!
Le cosette che ultimamente non vanno assolutamente, parlo in particolar modo della mia Siderno e zone limitrofe, riguardano il “modo” con cui chi possiede un CANE si interfaccia col mondo esterno, coi vicini, col passante, con gli altri CANI.
Non tocco assolutamente il gravissimo problema del randagismo e dei branchi di CANI che più volte nel recente passato sono stati oggetto di aspre dispute su facebook e sulle cronache locali.
Il mio spunto di riflessione oggi riguarda coloro che “gestiscono” il contatto con il vicino o col passante occasionale, il rapporto insomma con le terze persone.
Esempi su dati di fatto verificati personalmente dal sottoscritto:
1) Cani portati a spasso in zone pubbliche “liberi” cioè senza guinzaglio, a contatto con persone sconosciute: puoi aver addestrato il tuo CANE alla perfezione e verificato che non dia alcun fastidio, ma NON pensi però che dall’altra parte vi sia una persona che ne “soffre” semplicemente la presenza, indipendentemente dal tuo CANE, persone magari che hanno solo paura o peggio che in passato hanno subito un “trauma”. Perché quindi imporre su un luogo pubblico la presenza del cane “libero”?
2) Cani lasciati a “guardia” di abitazioni, giardini o villette con… “libero” accesso in strada pubblica: il tuo CANE deve rimanere CHIUSO all’interno della tua proprietà e NON libero di inseguire la macchina, la moto, la bicicletta, il pedone che passa in quel momento! Assisto giornalmente a scene che davvero vanno stigmatizzate: in pericolo sono le persone di passaggio, penso a tutti e non solo donne, ragazzini o anziani. Scene di panico che potrebbero portare all’incidente… e chi è responsabile se un passante in bicicletta, inseguito dal cane casca e si rompe una clavicola o un femore?
3) Cani che lasciano “ricordini” giornalieri sui marciapiedi o nelle aiuole pubbliche o peggio davanti alle abitazioni dei vicini: ovviamente i CANI non hanno responsabilità, da qualche parte devono pur farla! La buona educazione canina del loro conduttore prevede il kit completo di sacchetto e paletta… ma c’è chi invece è per la cacca libera!
Ci sarebbe tanto da ridire sulla gestione “interna” del nostro AMICO, ma come detto, per oggi concentriamoci sui terzi.
Purtroppo le reazioni dei proprietari spesso non sono edificanti: si tende sempre a minimizzare il problema o addirittura ad offendersi se richiamati:
“il mio cane non ha mai toccato nessuno…
“il mio cane può star libero dovunque perché addestrato”
“il mio cane a casa mia è libero di entrare e uscire quando vuole”
Mi fermo tralasciando le estremizzazioni!
Ed allora che facciamo?
E la legge cosa dice?
Bella domanda… La legge esiste, eccome, la puoi trovare a questo link:
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/06/13A07313/sg
e qui te ne faccio un sunto pratico:
MINISTERO DELLA SALUTE
Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumita’ pubblica dall’aggressione dei cani. (13A07313)
(GU Serie Generale n.209 del 06-09-2013)
Art. 1
1. Il proprietario di un cane e’ sempre responsabile del benessere,
del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia
civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali o
cose provocati dall’animale stesso.
2. Chiunque, a qualsiasi titolo, accetti di detenere un cane non di
sua proprietà ne assume la responsabilità’ per il relativo periodo.
3. Ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali
o cose il proprietario e il detentore di un cane adottano le seguenti
misure:
a) utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a
mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei
luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate
dai comuni;
b) portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare
al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o
su richiesta delle autorità competenti;
c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue
caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore;
e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle
specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al
contesto in cui vive.
4. E’ fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano
raccoglierne le feci e avere con se’ strumenti idonei alla raccolta
delle stesse.
5. Sono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in
conformità al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di
un attestato di partecipazione denominato patentino. I percorsi
formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi
veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi
della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei
medici veterinari, facoltà di medicina veterinaria, associazioni
veterinarie e associazioni di protezione animale. Il comune, su
indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il
responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici
veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati
dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanita’
pubblica veterinaria, istituito presso l’Istituto zooprofilattico
sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
6. Il medico veterinario libero professionista informa i
proprietari di cani in merito alla disponibilità di percorsi
formativi e, nell’interesse della salute pubblica, segnala ai servizi
veterinari dell’azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi
assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale in
quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela
dell’incolumità pubblica.
7. A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base
di altri criteri di rischio i comuni, su indicazione dei servizi
veterinari, decidono, nell’ambito del loro compito di tutela
dell’incolumità pubblica, quali proprietari di cani hanno l’obbligo
di svolgere i percorsi formativi. Le spese per i percorsi formativi
sono a carico del proprietario del cane.
QUINDI GUINZAGLIO SEMPRE OBBLIGATORIO anche se si tratta di un cucciolo, di un animale di piccola o piccolissima taglia e se innocuo.
A consolidare il tutto arriva poi il 13 luglio 2016 la cosiddetta ordinanza Martini:
“Utilizzare sempre il guinzaglio per cani a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni”.
Ad eccezione delle aree attrezzata per i cani, in tutti gli altri luoghi che non siano la propria dimora il guinzaglio è obbligatorio.
In ogni caso, a prescindere dal divieto espresso, i padroni dei cani sono sempre responsabili (ex articolo 672 del Codice penale) per i danni causati dall’omessa custodia o dal mal governo dei propri animali, principio ribadito dalla Corte di Cassazione in più occasioni.
La multa per il cane senza guinzaglio va da un minimo di 50 euro fino a 300 euro.
Oltre alla sanzione amministrativa, il padrone del cane senza guinzaglio risponde anche sul lato penale se l’animale lasciato in libertà causa dei danni a cose e persone. Lo stesso vale anche per i danni causati dall’animale lasciato in custodia ad una persona inesperta, anche se munito di guinzaglio.
L’ordinanza Martini del 2016 aggiunge in merito alla museruola:
“da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali su richiesta delle autorità competenti”.
Quindi museruola non sempre obbligatoria, a differenza del guinzaglio, ma in base alla situazione con rischio dell’altrui sicurezza.
Spero di aver fugato ogni dubbio e di esser stato chiaro…
Se ami il CANE…
– farai di tutto per evitare spiacevoli intoppi…
– lo porti a spasso col guinzaglio e ti porti dietro una museruola alla bisogna…
– lo farai defecare e subito raccoglierai gli escrementi con l’apposito kit che avrai sempre dietro…
– non lo lasci libero di scorrazzare in strada, mettendo a rischio il passante occasionale e il cane stesso che rischia di finire sotto una vettura…
– fai di tutto per farlo star bene e non renderlo un problema per i terzi…
– lo farai uscire tutti i santi giorni e non solo quando ti fa comodo…
– sarai tu il suo amico fedele e abitudinario…
– lo prenderai in custodia “solo” se potrai garantirgli un posto adeguato e tanto tempo giornaliero da dedicargli…
Se anche solo per uno di questi “comandamenti”… tu hai delle scuse… o non ritieni giusto, adeguato e necessario… perché magari hai sempre fatto diversamente…
Allora SCUSAMI TANTO, ma tu NON ami il tuo CANE…
tu ami solo l’idea di averlo…
il tuo egoismo prevale…
povero CANE…
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