Carletto Romeo
Sciò – 4 ottobre 2004
Buona sera ladies’n gentlemen e bienvenue alla prima serata qui al…
e beh! proprio un bel nome che mi stimola una profonda riflessione sul significato, quindi mi impone uno studio approfondito sull’etimologia della parola, che a grandi linee può considerarsi divisa tra una radice ed un finale, ed entrambe mi danno un motivo di discussione: se dalla prima otteniamo una miriade di direzioni nell’interpretazione del significato, che vanno dal nome ovviamente famodo dell’indice della borsa francese il “cac40” da tutti conosciuto ed apprezzato dai tempi di Everardo Della Noce…
A proposito… ma che fine ha fatto? no per favore! non ditemi niente di brutto perché sono emotivamente influenzabile, nel senso che mi viene un raffreddore con dei lacrimoni grossi così e poi non sono in grado di parlarvi di niente… cioè volevo dire… siccome è un periodo che se ne vanno sempre i migliori e… prima Sandro Ciotti e poi Sandro Pertini… o no? quello prima… e poi nel filo logico radiocronistico Enrico Ameri… e chi dirà più alla radio: “sssscussaaa Ameriiii, scusa Ameri, interrompo dall’Olimpico, la Lazio è passata in vantaggio con un goal di Garlaschelli su passaggio di D’Amico che ha sfruttato una deviazione imposta alla sfera…” sferaa? ma vi siete mai chiesti perché i telecronisti o meglio ancora i radiocronisti, sono sempre pronti a coniare nuovi vocaboli o anche nuovi modi di dire, che a volte se estrapolati dal discorso non hanno assolutamente nessun senso? No scusate, ora dimenticate di stare ad ascoltare me, immaginate invece di stare ad ascoltare una radiocronaca di una partita di calcio… concentratevi esplicitamente sul termine “sfera”… beh? cosa vi + passato per la testa?
Sicuramente qualcosa di scolastico… sii? quindi matematica o meglio geometria o ancora fisica… ai più è successo, perché magari più influenzabili cinematograficamente, di ricordare Sharon Stone, Dustin Hoffman e Samuel L. Jackson e… chi di voi ricorda quale altro attore famoso c’era in quel film un po’ thriller, un po’ ansia-horror, un po’ “sciacquone”… no no… non nel senso che faceva ca..re… noo, perché se non ricordo male era ambientato sott’acqua… insomma quello…
si chiamava per l’appunto “sfera”… e magari sfera… sfera… sfera di cristallo… a qualcuno tra voi sarà venuto in mente qualche mago o fattucchiera, personaggi che legano le loro visioni ad una vaschetta luminosa dove ci vedono, beati loro, tutto il nostro futuro… dove magari il futuro c’è anche stato, ed anche il presente, il passato ed il congiuntivo per giunta, ma quello del loro pesce rosso acquistato per 3 soldi alla fiera dell’Est…
ed allora capirete come la sfera col passaggio di D’Amico a Garlaschelli cosa c’entra? o meglio col pallone da calcio che ci azzecca? no perché non vorrei fare il pignolo, ma non ci vuole un geometra-chimico-fisico per dire che il pallone da calcio non può essere una sfera! ma ai radiocronisti noi lo concediamo… eccome se lo facciamo… anche perché altrimenti come fai a metabolizzare Pizzul che… per descrivere Gentile che salva un goal dalla propria porta, non trova di meglio da dire di: “e ci mette una pezza”…
Una pezza? ma che diciiii? una pezza, ma di cosa? cosa? di cotone idrofilo che non non ti hanno messo in testa da bambino, caro Pizzul, per bendarti il bernoccolo che ti sei procurato scendendo in stato di ubriachezza dallo scuola-bus in prima elementare!
Se poi mi date altro tempo me ne vengono di genialate anche migliori… che dire di…
Sandro Piccinini!? E beh, lui mi ha fatto letteralmente impazzire con le sue primordiali telecronache su Rete4, dove per descrivere un semplice calcio al pallone, magari più forte di altri… magari più alto… più teso… più non so cosa… se ne viene fuori, così all’improvviso e senza nemmeno avvisare con: “SCIABOLATA IN AVANTI”.
Ma vi rendete conto della mente contorta? sciabolata in avanti… ma forse quella sera aveva bevuto un doppio anice mentre guardava la replica dei “3 moschettieri” ed avrà fatto confusione?! Si ok, ma queste sono cose che ti cambiano la vita e non solo le partite! Perché basta un cerebroleso che te ne inventa una e… giù tutti gli altri a capofitto a far di peggio!
Ed il bello è che espressioni del genere entrano nella vita quotidiana in famiglia, negli affetti e, perché no, anche nei momenti più intimi e romantici: il marito che alla prima notte di nozze, sul più bello del suo “dovere coniugale”, grida alla moglie: “BRIVIDOO… NON VA. SPAZIO PER LUI, PUBBLICITA’ PER NOI!” una cosa pazzesca, ma così va il mondo!
Per non parlare poi di quell’altro mezzo-busto, al secolo Fabio Caressa… lui per descrivere un goal qualunque, di una squadra qualunque, in un campionato qualunque, goal magari inutile ai fini del risultato, con il calciatore che nemmeno esulta… insomma una chiavica di goal… lui… Fabio Caressa…
Si trasforma in un indemoniato, in un mix tra palpitazioni, shock cutanei, herpes simplex, convulsioni, morbo di parkinson e orgasmi multipli…
ZZZZZZZZINEDIIIIIIIIIIIIN ZZZZZZZZZIZZZZZZZZU ZZZZZZZZZZZIDANNNNNNNNNNNE
FRRRRRRRRRRRANCESCOOOOOO TOOOOOOOOOOOOOOOOOOTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Ma qui forse c’è il tentativo di emulare i telecronisti brasiliani, da sempre i più super-eccitati in fatto di descrizione di un goal:
“a pala su a sinistra, u tiru violenci e Socrates e
gooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo (dopo 12 secondi)
gogogogogogogogoooooooooooooooooooooooooooolllll
Brasileiru Sampaiuuuu Souza de Oliveiraaa… Socratesssssssssss
u regiu du Maracanaiu gogogogogogogogogogogogogogogo”
Ma è possibile? e noi paghiamo pure per sentirli!
E la cosa + bella, almeno fino a quando non li “scopri” in qualche trasmissione, è quella di associare la voce di questi invertebrati con una faccia che il tuo subcosciente crea “ad hoc”
per ognuno di essi… almeno a me accade così e… non vi dico i risultati… che faccia può avere uno che si inventa un mare di vaccate!?
Ma lasciamo il calcio per un attimo… si, altrimenti mi dite che come tutti in Italia faccio discriminazione razziale-sportiva… no no, andiamo pure ad attingere a piene mani dagli altri sport… vi prego di seguire una gara di motomondiale… avrete già capito eh? li c’è il mio idolo… siii, proprio lui: Guido Meda…
L’uomo che al posto della fronte (per far pendant con lo sport da commentare) si è fatto trapiantare il rettilineo dei 300 orari del Mugello… ebbene il nostro eroe in fatto di stravaganze è
il massimo… ora io non vorrei esagerare e quindi lascio a voi giudicare e commentare: per dire che nella bagarre della corsa Biaggi evita un sorpasso di Rossi dandogli una spallata…
Lui inventa: SPORTELLATA di Biaggi”… sportellata?
ma come ti viene? sono moto! non auto! moto… le moto non hanno portiere o sportelli… al massimo puoi dire “serbatoiata o forcellata” ma non sportellata… e poi, per descrivere un sorpasso di Valentino fatto a regola d’arte, bello, potente, pulito insomma… sorpasso: termine italiano molto corrente… so r pa sso…
Lui no! lui: “SVERNICIATA”
“Sverniciata di Valentino”… ma che razza di neuroni possono concepire una simile trovata?
che poi io ci metto sempre la pubblicità occulta, e… vuoi vedere che al buon Meda lo sponsorizza in segreto la Max Mayer o… il “Colorificio Sanmarinese”?
Insomma ce n’è per tutti i gusti… chi lo sa dover andremo a finire?
Ma a proposito di pubblicità in televisione… non vi siete accorti di quanta ne vediamo, poveri noi?
poi invece nei programmi specifici, dove per legge non ci potrebbe stare, a meno di non esporre il simpatico cartellino che recita:
“messaggio promozionale” vi siete accorti con quanta cura i vari conduttori televisivi cerchino di occultare le varie marche dei prodotti che usano: che so? gli orologi da polso… le etichette delle
bottiglie… la particella di sodio depressa… quella mammalucca di Megan Gale che sbuca da ogni angolo… sono tutti così attenti a celare la marca per non fare pubblicità occulta, ma così attenti e…
Troppo attenti che a volte pure lo rimarcano dicendolo e… l’effetto finale è ancora + incisivo della pubblicità stessa!
Allora io, malpensante come sempre, chiedo: “ma se devi prendere un sorso d’acqua per schiarirti la voce, invece di prendere la bottiglietta e preoccuparti di nascondere l’etichetta, non sarebbe più facile usare il buon vecchio e anonimo bicchiere di vetro? o ci scappa la pubblicità occulta delle vetrerie?
Boh io non ci capisco più niente e… viene sempre in mente il detto:
“si stava meglio una volta!”.
Una volta in televisione o nei film al cinema, tutti questi problemi non esistevano: si faceva tranquillamente sfoggio di nomi, marche, etichette, marchi di fabbrica e chissà cos’altro! esagero? No!
Ma vi ricordate quei film anni 70 dove, non solo le marche non erano bandite, ma vi erano inquadrature di almeno 3 minuti consecutivi sulle… sigarette Multifilter, quelle così lunghe che per finire di fumarle avevi il tempo di vedere il film e di prenderti pure un caffé!
Oppure quelle scene di bevute colossali dove per tutto il tempo vedevi in bella vista la bottiglia di… BIANCO SARTI… l’aperitivo vigoroso!
Bianco Sarti… ops ma che fine avrà fatto? Anzi, pensandoci bene, c’era un squadra di liquori italiani anni 70, tutti praticamente estinti? noo, spero di nooo!
Non mi direte che non se ne trovano più di bottiglie che hanno fatto la storia italiana?
DON BAIRO…
CYNAR… con quel “carciofaro” di Ernesto Calindri che lo beveva nello spot in strada in mezzo al traffico dell’ora di punta…
ROSSO ANTICO… quello col colorante E123 che scatenò un bel putiferio quando si scoprì fosse vietato e nocivo per la salute…
FERROCHINA BISLERI… assolutamente “irrinunciabile” dopo un uovo “sbattuto”… e dico “sbattuto” perché è rimasto indelebile nella mia mente in quanto se non lo prendevo… erano “sbattute” di botte da parte di mia nonna sul mio giovane ed acerbo deretano…
MANDARINETTO ISOLABELLA…
AMARO 18…
MARSALA dei Flli Calì…
AMARO MEDICINALE GIULIANI… con quello che lo presentata in tivvù che aveva un Geyser” al posto del fegato…
E come non ricordare la cara vecchia SAMBUCA MOLINARI e…
il CAFFE’ SPORT BORGHETTI dove lo lasciamo? mammia mia quanti ricordi!
CINZANO, CRODINO, CEDRATA TASSONI… basta, altrimenti mi metto a piangere!
Come siamo cambiati da allora? o altro luogo comune: come sono cambiati i tempi! ma è la verità!
Una volta ci sentivamo forse più italiani… perché altrimenti non ti spieghi come oggi non entri più in un bar, pub o altra “locheiscion” moderna e a voce alta chiedi al barman:
“un ASTI RICCADONNA per piacere”… ma perché no? non più! magari è tutta colpa della nostra “esterofilia” che imperversa.
Oggi anche un ragazzetto di 13 anni, invece di chiedere:
“dai, dai, dai staaaappa un CRODINO, l’analcolico biondo fà impazzire il mondo”
NO! li vedi già con aria stanca e vissuta, ti si parano davanti e:
“el ritual, café, azucar, lemon y PAMPERO: el rhum più bevuto nei peggiori bar de Caracas…” assurdo no?!
E se una volta i più trasgressivi osavano chiederti uno… JAGERMEISTER, era normale visto che dovevano differenziarsi da chi prendeva il solito LUCANO…
Oggi no, oggi non sei figo se non prendi un…
OLD BRAND N.7 KENTUCKY BOURBON JACK DANIEL’S TENNESSEE WHISKY…
ma tutti quanti chiamatelo pure Jack…
e quello che fa ancora più figo è prender sempre quello e… non cambiar mai… prendi sempre quello per l’eternità, anche se quello che prendi non ti piace nemmeno ma… è figo, strafigo! ma sei stato 6 settimane a trovare il whisky irlandese meno bevuto dai tuoi amici… o quello
scozzese meno bevuto al mondo… che la figata è dietro l’angolo e…
ti prende… è tuo!
E non pensi che se è il meno bevuto al mondo, un motivo ci sarà!? e magari si tratta di una “scirubbetta” (termine schifoso coniato da mio nonno Pasquale per indicare qualcosa di NONBEVIBILE) che gli scozzesi solo ad un figo come l’italiano medio potevano vendere…
perché poi scopri che loro, gli scozzesi, bevono “solo”…
BIRRA MESSINA!
AH che soddisfazione… la rivincita delle “bionde italiane”…
Incredibile, cosa ti combina la pubblicità…
Non ci credi eh?
Eh già, l’erba del vicino è sempre più verde!
E noi snobbiamo le nostre cose…
Ed io non lo capirò mai…
Bah…