Clamoroso al Cibali: Meta non rinnova l’accordo con l’italiana Siae per il rinnovo della licenza sul diritto d’autore.

La società, termine a dir poco riduttivo, che controlla i colossi Facebook, Instagram e WhatsApp, in un comunicato ufficiale ha rotto le trattative con la Siae (Società Italiana Autori ed Editori) per il rinnovo della licenza scaduta lo scorso 31 dicembre 2022.

Il patatrac è fatto… nelle prossime ora un team specializzato potrebbe provvedere alla rimozione o al silenziamento di tutti i contenuti audio, video, reels, dove siano presenti tracce musicali gestite e tutelate, termine alquanto controverso, dalla Siae.

Quest’ultima, come ex monopolista dei diritti d’autore, rimana la leader sul mercato italiano e quindi l’impatto, con queste nuove condizioni, potrebbe essere devastante.

È un caso unico, al momento, in Europa ma, metterei la mano sul fuoco, non resterà isolato.

Il motivo è facile da centrare: il danaro, che a quanto pare, non dispiace a nessuna delle due contendenti.

Meta asserisce di aver sempre difeso la musica e i diritti che ne derivano agli autori, ma non accetta le ultime richieste di Siae.

Siae, dal canto suo, dice di aver fatto il possibile, ma di aver visto la negazione di alcune richieste di trasparenza sugli effettivi introiti della controparte, provenienti da contenuti sotto la propria tutela.

Del resto non è una novità: tutte le Big americane, che “lavorano” in Europa, non sono propense a “fornire” dati certi sul loro giro d’affari, ancora meno nazione per nazione.

Ma nemmeno Siae è famosa per le sue regole di “trasparenza”, eufemismo, nei confronti dei suoi piccoli e grandi associati.

Un muro contro muro, insomma!

O come diceva mia nonna: “U cacatu ‘ngiurija u pisciatu” 😀

Entro 48 ore scopriremo se Meta sarà di parola, eliminando tutti i contenuti su Instagram e Facebook con all’interno materiale sotto copyright.

Sono proprio curioso 😀

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