Carletto Romeo
Roccella: la storia della prima scafista
La prima scafista donna è ora in carcere a Reggio Calabria, era stata arrestata a Roccella Jonica lo scorso 27 ottobre.
29 anni, iraniana di origine, passerà alla storia come “la prima scafista donna”, in quello che molti definiscono il “traffico di esseri umani”.
Le accuse contro di lei sono gravissime: avrebbe gestito, insieme a due complici, un viaggio che lo scorso 27 ottobre 23 ha portato 105 migranti dalla Turchia fino a Roccella Jonica.
Dalle indagini emerge come la donna avesse già all’attivo altri due viaggi, dove ricopriva un ruolo prioritario, occupandosi della parte economica, ovvero facendo da cassiera dei soldi pagati dai migranti per il viaggio della speranza.
Nell’ultimo viaggio a lei fatale aveva portato con se anche il figlio di 10 anni, forse anche per depistare i controlli e confondersi tra i migranti.
Stavolta però non è riuscita a farla franca e, grazie all’opera investigativa del Commissariato di Siderno, è stata riconosciuta e arrestata.
Determinanti sono stati anche i racconti di alcuni migranti che hanno descritto ampiamente il suo ruolo di comando, una sorta di boss-lady che nei cinque giorni di viaggio non si è fatta mancare nulla, dosi di cocaina incluse.
Per lei l’accusa è di organizzazione dell’immigrazione illegale.
Sorte migliore per il figlio: accolto nella struttura di prima accoglienza del porto di Roccella Jonica, è stato poi affidato alla Caritas della Diocesi di Locri-Gerace, che per lui ha trovato ospitalità presso una famiglia di immigrati afghani già da anni in Calabria.
(Fonte: L’Avvenire)
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