Prologo Ordinanza Gip Crotone

Strano prologo all'ordinanza del Gip Ciociola a corredo del verbale di fermo degli scafisti.

Strano prologo all’ordinanza del Gip Ciociola a corredo del verbale di fermo degli scafisti.

Il gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, così si è espresso in occasione dell’ordinanza che ha convalidato il fermo per i due scafisti della barca naufragata sulla costa di Cutro, con il bilancio tremendo di 67 persone morte.

In attesa dell’atteso ed osannato turismo crocieristico, l’Italia per alcuni giorni scopre altri esotici viaggi alla volta di Crotone e dintorni

Nel frattempo immarcescibili e sempre più opulente organizzazioni criminali turche (nel caso in specie, tuttavia, emergono appendici strutturali pakistane) brindano all’ultima tragedia umanitaria (il disastroso terremoto che inghiottiva parte della Turchia e della già martoriata Siria) che regalerà ai loro traffici ulteriori miriadi di disperati, disperati disposti a tutto pur di mettersi alle spalle un crudele presente ed un ancor più fosco futuro”

Nel frattempo ha trovato tragica epifania quanto già in tante occasioni sfiorato e preconizzato”

Lungi dall’ergersi alla Cassandra di turno, chi scrive, gravato dagli orrori dell’ultima mareggiata pitagorica, si accinge a vagliare l’ultimo fermo disposto in materia di immigrazione clandestina

Diversamente dal consueto, il caso di specie registra decine di vittime, vittime di un destino sordo alle loro speranze e di uno stato di necessità non altrimenti fronteggiabile se non alla mercé di disperati viaggi della speranza

sul crinale esperienziale come, venuta meno la manovalanza russofona, negli ultimi mesi gli aurighi dei natanti siano quasi esclusivamente di nazionalità turca

ai posteri il gravoso compito di raccogliere, valorizzare e riscontrare gli elementi sintomatici già agli atti”

Ed ecco i capi di imputazione per i due scafisti “socialmente pericolosi“, accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni:

C’è il pericolo di reiterazione del reato” e di “nuove condotte di favoreggiamento di migranti a favore delle organizzazioni di appartenenza, anche sul territorio nazionale

l’origine turca di uno dei due, ma anche di un terzo uomo di cui si sono perse le tracce, mal si concilia con la pretesa di confondersi tra i disperati”.

Altri schiaccianti elementi a sostegno delle ipotesi accusatorie discendono dalle dichiarazioni dei soggetti escussi

Indicavano nei turchi S.F. e G.U. i principali nocchieri del mezzo nautico

I colleghi pakistani I.H. e K. A., invece avrebbero svolto attività accessorie funzionali alla gestione dei migranti, tanto sul territorio turco quanto sul mare aperto

Altro elemento valorizzabile è dato individuare nella reazione di alcuni sopravvissuti che nel mentre principiavano i soccorsi, cercavano di dare sfogo alla loro disperazione aggredendo uno dei fermati”

L’esistenza di strutture per ospitare i migranti prima della partenza, il servizio di trasporto sino ai natanti, la suddivisione dei ruoli, la presenza di canali di pagamento coinvolgenti l’apporto di terzi soggetti, il servizio di assistenza marittima rappresentano indici sintomatici di un solo dato fattuale: l’imperversare di una organizzazione

lo sbarco in esame non può essere ritenuto frutto di un epifenomenico accordo tra quattro amici al bar che, imbattutisi per caso fortuito in almeno 180 disperati, decidono di affrontare i perigli del mare per speculare sul desiderio di libertà dei disperati medesimi


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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