ONU: commissione inchiesta

Che fine hanno fatto le donazioni verso Gaza e la Palestina gestite dall'UNRWA?

Che fine hanno fatto le donazioni verso Gaza e la Palestina gestite dall’UNRWA?

All’indomani delle accuse del governo israeliano nei confronti di 12 dipendenti dell’UNRWA, l’ente che gestisce le donazioni umanitarie verso Palestinesi martoriati a Gaza e zone limitrofe, 16 Paesi del “mondo occidentale democratico” avevano bloccato tutti i loro versamenti.

16 Paesi tra cui ovviamente gli Stati Uniti e la nostra Italia.

Le accuse riguardanti i 12 funzionari erano gravissime: avrebbero partecipato in prima persona alla strage compiuta da Hamas in territorio israeliano il fatidico 7 ottobre 23.

Il governo israeliano aveva promesso di rendere note e pubbliche le prove che avrebbero inchiodato i responsabili di tali atti, e soprattutto di fornire tali elementi nel più breve tempo possibile.

A distanza di qualche settimana però, di tali elementi, di tali prove schiaccianti, di tali atti criminosi non vi è traccia!

Perché?

A questa domanda molti come me hanno provato a dare una risposta.

Oggi arriva la notizia che l’ONU ha insediato una commissione d’inchiesta indipendente che valuterà tutti i fatti e giudicherà in maniera decisiva l’operato dei 12 funzionari.
A capo di tale commissione ci sarà l’ex ministro degli Esteri francese Catherine Colonna.

Il problema è che tale commissione si riunirà “solo” il 15 febbraio 24 e una eventuale decisione non si avrà prima della fine di marzo.

Intanto però 16 Paesi del mondo hanno chiuso i rubinetti, senza aspettare il minimo giudizio e fidandosi ciecamente delle accuse di Israele, paese impegnato a sterminare i capi di Hamas, questo è il predicato verbale giornaliero, mentre nei fatti tale potenza è protagonista di una vera pulizia etnica ai danni dei Palestinesi e di uno smantellamento totale di Gaza, da Nord a Sud, con annessi circa 28.000 morti, 12.000 dei quali, BAMBINI.

Oggi infine il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, che Dio lo abbia in gloria, in una conferenza stampa ha tracciato quelle che devono essere le priorità del 2024.

Alle tantissime domande dei giornalisti sul problema degli aiuti umanitari gestiti dall’UNRWA, ha risposto “appunto” di aver notato una particolare velocità nel troncare gli aiuti da parte dei Paesi occidentali, condannando a priori sia i 12 funzionari senza un equo processo, condannando una intera organizzazione umanitaria che conta migliaia di dipendenti, ma soprattutto condannando alla FAME il milione e mezzo di sfollati Palestinesi.

Occorre ricordare che questa gente, già prima del 7 ottobre, viveva in un carcere a cielo aperto per volere di Israele, poteva sopravvivere solo grazie agli aiuti umanitari, figuriamoci ora sotto i bombardamenti e in fuga verso chissà dove!

Senza gli aiuti, sono condannati…

È quello che vogliamo noi?

È quello che vuole Israele!

Belle domande!

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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