Carletto Romeo
Nuova Disney per Bambini
Nuova Disney per Bambini
Walt Disney, marchio amato che ha accompagnato la nostra infanzia, segue i cambiamenti dei tempi e si avvia ad una svolta epocale.
Da indiscrezioni di corridoio e dichiarazioni ufficiali si apprende che nel prossimo film della Disney “Buzz Lightyear”, della famosa serie “Toy Story”, ci sarà in primo piano un bacio lesbo fra due donne!
In particolare è stata la produttrice esecutiva della Disney, Latoya Raveneau, ad affermare che avrà la totale libertà di promuovere la sua “agenda gay” nei cartoni animati, confermando di “non aver paura di far baciare due personaggi” all’interno dei film per bambini.
In una riunione interna della Disney, inoltre i dirigenti hanno apertamente annunciato i loro piani per introdurre sempre più elementi LGBTQ+ nei loro cartoni animati per bambini.
Karey Burke, presidente della Disney’s General Entertainment Content, ha affermato che la società deve fare di più per rendere i suoi contenuti più inclusivi, in particolare ha detto: “Sono qui come madre di due bambini omosessuali, in realtà. Un bambino transgender e un bambino pansessuale, oltre a parlare come leader Disney”.
La Burke ha aggiunto che sosterrà la presenza di “molti, molti” personaggi LGBTQIA, e promette che il 50 % dei personaggi regolari e ricorrenti nell’universo Disney proverrà da “gruppi sottorappresentati”.
Ad uso e consumo di coloro che sono ignoranti in materia, come me fino a ieri l’altro, riporto qui il reale significato dei termini e delle SIGLE:
LGBTQ+ è un acronimo utilizzato per far riferimento alle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e, più in generale, a tutte quelle persone che non si sentono pienamente rappresentate sotto l’etichetta di donna o uomo eterosessuale, mentre le famiglie LGBT+ (o “arcobaleno”) sono quelle in cui almeno un genitore si identifica come tale.
Ancora oggi, nonostante il progresso sul riconoscimento dei diritti delle persone LGBTQ e alla loro maggior visibilità ed integrazione all’interno dei vari ambiti della società, in molti ignorano o spesso confondono il significato di alcuni termini e concetti che sono alla base della comprensione dell’universo QUEER, vale a dire di tutti coloro che non sono eterosessuali e cisgender (stesso sesso biologico della nascita).
Fonte (“Definitions Related to Sexual Orientation and Gender Diversity in APA Documents” from the Guidelines for Psychological Practice with Lesbian, Gay and Bisexual Clients, adopted by the APA Council of Representatives (2011)
La Disney allora si sta trasformando in un’azienda di promozione di contenuti gender e LGBTQ?
I progressisti e gli attivisti arcobaleno ne sarebbero lieti e direbbero anche “Finalmente”!
Dall’altra parte la voce delle famiglie allarmate, che non l’hanno “presa” bene e preannunciano mobilitazioni ufficiali contro Robert Chapek, il CEO di The Walt Disney Company, in persona.
E poi mi chiedo cosa potrebbero fare i genitori per impedire tale orientamento, già deciso?
Forse boicottare i prodotti Disney, colpendoli quindi sul patrimonio economico che ha nei consumi delle famiglie il suo bel tornaconto?
Ci sarà una tempesta di indignazione da parte del mondo “conservatore”?
O tutto passerà inosservato come sta accadendo altrove?
E tu? Che ne pensi? Pensi sia pura propaganda LGBTQ+ che partendo dalla Disney, prova a “forgiare” i bambini nelle fasi più vulnerabili del loro sviluppo?
La notizia di questa apertura della Disney all’agenda LGBTQ arriva dopo l’approvazione di una legge per proteggere i bambini dall’indottrinamento dell’ideologia gender nelle scuole, promossa dal governatore della Florida, Ron DeSantis.
Sarà un caso? O è una conseguenza di schermaglie tattiche in atto da tempo?
In tutti i casi comunque immagino sia stata una scelta ponderata dai sommi capi di Disney. Se pensano di poter fare a meno di una grossa fetta di mercato, allora inutile discutere!
Il prodotto è “loro” e poi sarà il pubblico a decidere se acquistarlo o meno…
Finirà come al solito che a “influenzare” tutto sarà la legge di mercato e NIENTE ALTRO!
Esiste ancora il diritto fondamentale alla libertà educativa di ogni genitore nei confronti dei propri figli?
Mi torna in mente la “prima volta” di un evento Gay Pride ospitato da Disney a Parigi. In quel caso, nello spettacolo Muppet Babies, Cenerentola apparve in versione transgender, un maschio travestito che fingeva di essere una donna.
Tutto avvenne “nonostante” una petizione di protesta, con la raccolta di 1 milione e mezzo di firme da parte di genitori preoccupati.
Allora Disney non se ne curò!
Oggi nemmeno, chissà…
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi…
Che tu sia genitore o no, cis o trans, LGBTQ o plus…
PRO o CONTRO?
Segui gli altri articoli di categoria qui: