Carletto Romeo
NON IN MIO NOME
Appello di Amnesty International contro le violazioni del diritto internazionale a Gaza
NON IN MIO NOME è lo slogan dell’ultimo appello ad opera di Amnesty International per scongiurare il genocidio perpetrato dalle forze israeliane in tutto il territorio di Gaza.
Mentre il mondo civile volta le spalle, ignora o, peggio, ospita i capi di stato israeliano con tutti gli onori… A Gaza la situazione continua ad essere tragica e pesantissima per la popolazione rimasta “viva”.
Dal sito di Amnesty International:
“Da oltre un anno, il mondo assiste a livelli insondabili di morte e distruzione nella Striscia di Gaza occupata. Il brutale assalto di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza ha ucciso decine di migliaia di persone, annientato intere famiglie, raso al suolo quartieri residenziali, distrutto infrastrutture critiche e sfollato forzatamente 1,9 milioni di palestinesi, oltre il 90 per cento della popolazione della Striscia di Gaza, causando una catastrofe umanitaria senza precedenti.
Amnesty International ha indagato sulla condotta di Israele a Gaza e le prove che ha raccolto e analizzato forniscono una base sufficiente per concludere che Israele sta commettendo un genocidio a Gaza dopo il 7 ottobre 2023.
Durante le sue operazioni militari a Gaza, iniziate a seguito degli attacchi guidati da Hamas il 7 ottobre 2023, Israele ha adottato politiche e ha intrapreso azioni volte a causare danni irreparabili alla popolazione palestinese. Tra questi, bombardamenti incessanti che hanno ucciso e ferito decine di migliaia di persone e causato una distruzione senza precedenti, lo sfollamento forzato del 90 per cento della popolazione, il diniego e l’ostacolo alla fornitura di servizi essenziali, dell’assistenza umanitaria e di ulteriori beni necessari per salvare vite umane.
Ciò ha portato al collasso dei sistemi idrici, igienico-sanitari e di produzione alimentare.
Tra ottobre 2023 e luglio 2024 Israele ha commesso atti vietati dalla Convenzione sul genocidio e lo ha fatto con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza. Questi atti comprendono uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la sua distruzione fisica.
Agisci ora per fermare il genocidio.
🔴 L’Italia e l’Unione Europea non possono più voltarsi dall’altra parte.
Il 24 febbraio abbiamo un’opportunità storica: agire per fermare le violazioni in Palestina.
L’Italia deve prendere posizione e chiedere a Israele di fermare subito le sue violazioni del diritto internazionale nei Territori palestinesi occupati.
Non possiamo più accettare il silenzio e la complicità.
Il Consiglio di associazione UE-Israele deve agire ORA:
✅ Mettere la tragedia di Gaza al centro dell’agenda. Basta rinvii, basta parole vuote.
✅ Verificare se Israele sta rispettando gli obblighi dell’Accordo di associazione. Se non lo fa, devono esserci conseguenze.
✅ Pretendere un cessate il fuoco immediato e vincolante. Non possiamo più accettare mezze misure.
✅ Sostenere concretamente l’UNRWA, l’unica organizzazione umanitaria che porta aiuto alla popolazione sotto assedio.
⚠ Israele continua a violare il diritto internazionale con la complicità dell’Italia e dell’UE.
Se restiamo in silenzio, ne siamo complici.
❌ NON IN NOSTRO NOME. ❌
Fermiamo il genocidio.
Da oltre un anno, Gaza è teatro di una catastrofe umanitaria senza precedenti: migliaia di morti, famiglie annientate, e il 90% della popolazione sfollata forzatamente. Bombardamenti incessanti delle forze israeliane hanno distrutto quartieri, infrastrutture e servizi essenziali, portando al collasso sanitario e alimentare.
Dal 7 ottobre 2023 Israele ha condotto azioni con l’intento di distruggere la popolazione palestinese. Questo è genocidio. Uccisioni, danni irreparabili e condizioni di vita insostenibili devono fermarsi.
Agisci ora: firma l’appello e chiedi al governo italiano di agire per fermare il genocidio a Gaza.
TESTO DELL’APPELLO:
Agisci ora e chiedi alla presidente Meloni di smettere di alimentare il genocidio a Gaza e di:
- sospendere immediatamente la fornitura diretta e indiretta, la vendita o il trasferimento, compresi il transito e il trasbordo, a Israele di tutte le armi, munizioni e altre attrezzature militari e di sicurezza nonché la fornitura di addestramento e di altra assistenza militare e di sicurezza;
- assicurare che l’Unione europea imponga un embargo completo sulle armi a Israele, relativo in particolare a tutte le armi o le attrezzature o la tecnologia o alle parti che consentono a Israele di mantenere la sua occupazione illegale, comprese le attrezzature di polizia e di sorveglianza utilizzate nel Territorio palestinese occupato;
- esercitare pressioni diplomatiche per un cessate il fuoco immediato e riconoscere pubblicamente che Israele sta violando il diritto internazionale e commettendo un genocidio.
Link dove firmare online:
Amnesty International – Italia
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