Medea della SCC recensione

La prima di "Medea" per la regia di Bernardo Migliaccio Spina e gli attori della SCC.

“Medea” della SCC recensione

Sold Out per la prima di “Medea” con la regia di Bernardo Migliaccio Spina e gli attori della Scuola Cinematografica della Calabria.

Dalla tradizione classica greca, la “tragedia delle tragedie”, “Medea” di Euripide, riveduta e portata ai giorni nostri dalla penna visionaria e dalla regia di Bernardo Migliaccio Spina.

Una “Medea” emotiva e passionale che preferirebbe andare in guerra anziché procreare e “subire” una gravidanza. Un personaggio dalle mille sfaccettature, in continua lotta tra razionalità e passioni.

Tradita dal marito, inizia un percorso perverso e diabolico e inizia a “scegliere”…
Sceglie, non senza deliri interiori, ma alla fine sceglie, e sceglie il “peggio”:
Lasciare una striscia di sangue dietro di se, anziché obbedire alle prescrizioni del re Creonte o avallare le scelte di comodo del marito Giasone.
Punire la rivale Glauce per l’oltraggio subito con la morte peggiore.
Infine “tragedia delle tragedie”, l’atto estremo, la scelta senza appello, la via senza ritorno,
togliere la vita ai propri figli, al sangue del proprio sangue, pur di non concedere ad altri la vittoria.

Una donna forte e debole allo stesso tempo. Forte perché padrona della sua vita e non disposta a piegarsi davanti a nessuno, e debole perché sola, disperata ed intenzionata a distruggere tutto quello che rappresenta il suo passato.

Una ribelle… Feroce… Vendicativa…

Bernardo Migliaccio Spina, sempre originale e visionario, rivede “Medea” agli albori dell’Umanità.
È la “Madre Terra” colorata di rosso e di nero, dalle tonalità sempre forti, accese, estreme…
Il rosso dell’amore, della passione, del sangue…
Il nero del Fato avverso, della lucida pazzia omicida, della perdizione totale…

In un ambiente tribale, con tanto di tamburo battente, i protagonisti, gli attori della SCC, hanno tutti movenze elastiche da primati, quasi scimmiesche. Appaiono così tutti appiattiti e protesi verso il centro della terra…
Verso Lei, la Madre Terra…
Un’attrazione mistica… Una forza di gravità che li “costringe” verso Lei e verso le sue scelte, anche se terribili ed estreme!
Attratti e succubi anche se Lei non è più Madre, ma Matrigna, assassina per giunta!

Le metafora ecologica è forte e assolutamente attuale…

Fino a che punto siamo disposti a profanare Madre Terra?

Per quanto tempo rimarremo ciechi e inermi, come stiamo facendo da tempo?

Dobbiamo attendere la “vendetta”, così estrema?

Un successo a tutto tondo ieri sera, merito del lungo lavoro di mesi di preparazione, con gli attori, dai più esperti ai neofiti, a dare un ottimo saggio delle proprie peculiarità.
Bravissimi tutti: Mariachiara Spatari, Giuseppe Sgambellone, Fabiola Schirripa, Annalisa Giannotta, Salvatore Galluzzo, Marilena Futia, Rinaldo Marzano, Rachele Migliaccio Spina, Michele Karol Curulli.

Un successo anche per la completa sinergia delle altre componenti, ad iniziare dalle musiche del maestro Carlo Frascà, inedite per l’occasione e “live”, cosa da non trascurare.
Le coreografie di Miriam Napoli, i costumi di Maria Assunta Pezzano, la scenografia di Andrea Rullo e il Make Up di Stefania Loccisano.

Una conferma, con tanto di “prova pubblica”, per tutto il grande lavoro che la SCC di Siderno diretta da Lele Nucera sta svolgendo da qualche anno, con la possibilità effettiva di “formare” e “forgiare” le potenzialità dei suoi allievi, per un possibile trampolino di lancio verso cinema e teatro.

Il capolavoro di Euripide, da quella prima volta del 431 A.C. ad Atene, torna così in scena, e lo fa nella nostra Magna Grecia, nel magico scenario della Fondazione Zappia a Locri, con la cornice di pubblico delle grandi occasioni.

SPETTACOLO!

Attendiamo con trepidazione una seconda data!


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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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