Carletto Romeo
L’inverno a Lisbona – reading
Reading di alcune pagine de “L’inverno a Lisbona” di Antonio Muñoz Molina (Feltrinelli)
Appena divorato questo romanzo di Antonio Muñoz Molina, ecco il mio piccolo contributo con alcune pagine finali, nel bel mezzo di un concerto jazz.
Contrabbasso, batteria, tastiera e… tromba!
Anche se assente fisicamente, protagonista del concerto è una donna, una femme fatale che ha lasciato il segno: per lei si suona, si canta, si hanno ancora speranze di un futuro…
4a di copertina
Sull’eco di ‘Casablanca’, Santiago Biralbo, un pianista jazz, insegue la sua ‘femme fatal’ Lucrecia, donna di un losco trafficante d’arte conosciuto a San Sebastian. Ma sarà solo più tardi, a Madrid, che attraverso lo struggente e sbiadito gioco della memoria si potranno ricomporre le tessere della storia: la passione di Biralbo, le fughe di Lucrecia, le tournée del trombettista Billy Swann, la luce impressionista di una tela di Cézanne, le note ubriache e fumose di una musica lontana appese come palloncini sbiaditi su un lungomare d’inverno, un inverno a Lisbona.
L’autore
Antonio Muñoz Molina, il più giovane accademico di Spagna, è nato Ubeda (Jaén, in Andalusia) nel 1956. Ha studiato giornalismo a Madrid, ha insegnato Storia dell’arte a Granada e ha diretto l’Istituto Cervantes di New York.
Tra le sue opere tradotte in italiano ricordiamo: Beltenebros (1992) da cui è anche stato tratto un film, Il custode del segreto (1998), I misteri di Madrid (1998), Plenilunio (1998), Beatus ille (1999), Carlota Fainberg (2001), Sefarad (2002), In assenza di Blanca (2002), Niente dell’altro mondo (2004), Finestre di Manhattan (2006) e Il vento della luna (2008).
Per Feltrinelli sono usciti La città dei califfi. Cordova tra favola e realtà (1996), nella collana “Traveller”, e L’inverno a Lisbona (1997), che, con diverse edizioni in Spagna, e traduzioni in Francia, Germania e Portogallo, ha vinto il Premio della Critica e il Premio Nacional de Literatura 1988.
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