Carletto Romeo
“Guerrieri dello sci” di J.J. Lucas
“Storie di Sci” by J.J. Lucas
Per la rubrica “StoriediSci” una foto che racconta molto, moltissimo…
Questa foto racconta molto, moltissimo… racconta ciò che funziona, racconta come troppo spesso si pensi che per poter insegnare a sciare sia sufficiente saper sciare, dove in realtà lo studio, l’umiltà, la curiosità e la capacità di sperimentare, di ascoltare fanno la differenza.
I grandi maestri sono coloro che non si limitano a narrare ciò che hanno appreso, al contrario, sono coloro che sperimentano, esplorano, sfidano lo status quo, cercano di portare avanti la scoperta.
C’è una tribu messicana, si chiama Yaqui.
Loro descrivono la realtà come un tavolo, intorno al quale si siede l’intera tribu: il Tonal.
Il Tonal rappresenta il conosciuto, il vero, ed è il riflesso della conoscenza di ogni membro della tribù, ognuno riflette quella di chi gli sta di fronte.
Ogni tanto, narrano gli Yaqui, nasce un guerriero: il guerriero non si siede al Tonal, ma esplora il Nagual, la giungla attorno al Tonal, il mondo dello sconosciuto. Poi, torna e sedendosi al Tonal ne espande la consapevolezza. Secondo gli Yaqui, il giorno che il Tonal e il Nagual si toccheranno, allora il mondo finirà. Finirà perché la tribù avrà piena conoscenza dell’infinito che la circonda.
Nel mio percorso di sciatore, apprendista, atleta, aspirante professionista, improvvisato promoter, ho conosciuto e sciato con gente da tutto il mondo. Da ognuno ho sempre cercato di apprendere, di ascoltare, di portare dentro e far mio, a modo mio. Non ho mai creduto e non credo esista un modello di sciata, mi ispiro a diversi maestri, taluni da sempre, altri per poco.
So di non sapere, so che ogni discesa sarà una scoperta, cerco di essere quel guerriero di cui gli Yaqui narrano le gesta.
Ecco perché non giudico, non critico, ma ammiro ogni sciatore, perché ognuno ha il suo percorso. Se qualcuno mi chiede un consiglio lo offro, se a qualcuno lo chiedo, lo accolgo. Ad entrambi chiedo ‘fatelo vostro’, seguite e sentite le vostre sensazioni.
Quando arrivi in fondo ad una discesa e sei in grado di sentire come hai sciato, è allora che hai iniziato a lasciare il tuo Tonal.
Si… vale lo stesso per la vita, that’s skiing gentlemen, that’s life.
Avere la consapevolezza di non sapere, di non pensare mai di essere arrivati, perché non conta la patacca, ma il viaggio, il diventare uno sciatore migliore.
Certo, devi avere un obiettivo, un punto di riferimento, perché questo è un mondo di energia pesante, ma devi avere la testa e il cuore di comprendere che una volta raggiunto un obiettivo, è solo tempo di ripartire per un altra meta.
Questo è lo sci, un viaggio, una continua evoluzione, sperimentazione, scoperta. Ancora, questa è la vita.
E chi si sente arrivato, forse lo è per davvero, con le conseguenze che ne derivano.
Questa foto racconta molto… (l’atleta non centra nulla, per quanto quella in questione ieri ha fatto una gran gara… guarda caso…).
Grazie per la vostra cortese attenzione, e a voi tutti il mio più cordiale risentirci.
Questa storia è dedicata ad un vero guerriero, lui capirà.
J.J. Lucas
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