“Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero…
Ma siate il meglio di qualunque cosa siate.” – Douglas Malloch

NUOVE PRIMAVERE, NUOVI CAPITANI
Oggi è ufficialmente il primo giorno di primavera, nonostante l’equinozio fosse ieri, ed è la Giornata Mondiale della Poesia. C’è bellezza, rinascita, c’è vita nuova, di gemme, odori che esplodono, uccelli nel cielo, nuovo calore, lune nuove…
Una professoressa delle superiori di un Istituto Tecnico, non di un Liceo come ci si potrebbe aspettare, la professoressa Caterina Dattilo, mise a disposizione della classe, ormai tanti anni fa, un quaderno, IL QUADERNO DELLE POESIE… Lei che le poesie ce le faceva imparare a memoria ed io, sinceramente, quelle poesie le ricordo ancora.
Fu la professoressa di un biennio ma avevamo… dai 14 ai 16 anni, io anche meno, e a quell’età si ha la fortuna di assorbire come delle spugne e se si incontrano delle persone “felici” sul proprio cammino… si fanno delle esperienze che restano indelebili e formative per tutta la vita.
Due amori fondamentali devo alla mia professoressa di lettere: l’amore per la scrittura, a 360 gradi… e l’amore per il cinema (e il teatro).
Ci portò a vedere L’ATTIMO FUGGENTE, il mio primo film al cinema… e fu amore a prima vista. Dopo molti anni non mi stupisce vedere come alla Notte degli Oscar siano presenti (e premiati) ben due film che parlano di insegnanti, nella storia (un insegnante donna e il suo allievo, LA SALA PROFESSORI, e un insegnante uomo, in THE HOLDOVERS e il suo allievo un po’ più grande stavolta). Temi ancora attualissimi come alunni, scuola, regole e ribellione alle regole quando queste non entrano in empatia con i ragazzi. Spesso l’insegnante sta in una posizione gerarchicamente più alta che gli impedisce di vedere e capire delle cose ma alcuni docenti “illuminati” riescono a leggere “tra le righe”, di una poesia, magari, o di un modo di camminare, come faceva l’attore Robin Williams, il famoso “Capitano” del film che m’ispirò, durante la mia adolescenza, tanti scritti.
Ma non avrei saputo e potuto fare niente, molto probabilmente, senza una guida, senza la mia professoressa, senza quel suo quaderno messo lì a disposizione.
È bello avere insegnanti così, lungimiranti, è bello avere qualcuno che vede la bellezza laddove ancora non c’è, quando ancora deve crescere.
Il vero insegnante è uno scopritore di “talenti”, di potenzialità… e come dice la poesia che la mia amatissima (ancora oggi) professoressa ci fece leggere allora… noi possiamo essere anche un semplice ciabattino… ma il migliore, il migliore della valle… “siate il meglio di qualsiasi cosa decidiate di essere”…
Che possa essere un professore/professoressa, un film, un quaderno di poesie ad ispirarvi… o anche un foglio, una penna rossa o perché no… il vostro profilo instagram (perché i tempi cambiano) scrivete… perché solo il tempo passa ma la poesia e le rime restano per sempre, con tutta la loro bellezza, per eterne primavere…

Daniela Rullo

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