Carletto Romeo
Gegia a Siderno per Mimì
Gegia a Siderno per Mimì
Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di incontrare e conoscere Gegia.
Chi se la ricorda?
Il suo nome all’anagrafe è Francesca Carmela Antonaci, origini pugliesi, Galatina per la precisione, innumerevoli le trasmissioni televisive e i film “leggeri” e non che l’hanno vista protagonista, un “personaggio” sempre e comunque, l’antidiva per eccellenza!
Gegia a Siderno è stata impegnata nelle riprese del docufilm “Mimì … tutti ne parlano, io l’ho conosciuta”, regia di Gianfrancesco Lazotti, regista romano che in carriera ha diretto “gente” come Vittorio Gassman in “Tutti gli anni una volta l’anno” del 1994, con una vasta produzione in tv e una lunghissima filmografia, con ultimo film “La notte è piccola per noi” uscito nel 2019.
Qui, troupe romana, attori e figurazioni “all Calabrians”, insieme per questo docufilm sulla vita di Mia Martini, una coproduzione Associazione Culturale La Fenice, Aurumovie, Obiettivi Creativi e Calabria Film Commission.
Tra una ripresa e l’altra del film, ho potuto condividere con Gegia molti momenti di pausa e, curioso come sono, l’ho tempestata di domande.
Gegia non è certo il tipo di attrice snob o “riservata”, nel senso che non nega assolutamente la propria presenza agli addetti ai lavori e al pubblico “casuale”.
Anzi, per certi versi, è proprio lei che, con la scusa del caldo, della fame, della sete o… del bisognino fisiologico… ti cerca, ti trova e ti “riempie” di allegria e movimento. Grande umiltà, spirito goliardico e guascone: praticamente una “Gegia” anche nella vita privata.
Mi ha confessato di essere molto soddisfatta del suo “momento artistico”, attendendo con ansia l’uscita prevista, come da prassi il 1° gennaio 22, del nuovo film di Gennaro Nunziante, il re Mida degli incassi da cinepanettone, con Zalone, ma anche senza.
Questa volta il film si chiama “Belli ciao”, Pio e Amedeo saranno i mattatori e la nostra Gegia sarà con loro, per un divertimento e… un successo assicurato.
Ma mentre mi parla di questo film… ad un tratto però mi dice:
“Carlé… aspé… ma sai che ti dico… Pio e Amedeo non hanno bisogno di pubblicità, figurati, voglio invece proprio che tu parli di un altro mio progetto, di cui sono ancora più orgogliosa, che andrà in onda su Raiplay questo autunno, con una serie di puntate di cui non posso anticiparti nulla, ma… ma quando si mangia qui?”
“Ge, come faccio a pubblicizzare una serie se non mi dici nemmeno come si chiama?
E poi, ora siamo a Caulonia e… ancora non possiamo mangiare… ma, lo sai che potrebbero esserci i chioschi coi panini e salsiccia?”
Mi guarda come se avesse visto la manna, “sbillica” gli occhioni e…
“Andiamooo”.
Il giorno dopo giriamo a Roccella all’auditorium comunale: c’è da ricreare il pubblico del teatro Sistina di Roma, durante una esibizione di Mia Martini.
La scena riguarda la platea, dove Gegia siede con a destra Franco, un fan intimo di Mimì, protagonista del docufilm, e a sinistra siedo io.
Tra un ciak e l’altro, Gegia ha il tempo di raccontarmi mezza vita: in primis l’amore, i rapporti coi partners e, in particolare, il suo tumultuoso e infelice matrimonio, poi un accenno anche ai recenti fidanzati “Toy-Boys”.
In una scena lei dovrebbe canticchiare “Padre davvero” la canzone di Mimì, che nel frattempo si esibisce sul palco.
Il regista amabilmente la riprende: “Gegia, ma canti o non la sai?”
“Credimi le so tutte tranne questa! Ma perché non canta “Minuetto” che la so tutta?”
Risate di tutta la platea…
Gegia ha anche il tempo di raccontarmi una scena, mix tra drammatico e esilarante, in “Diritto di difesa”, un film del 2004 sempre diretto da Gianfrancesco Lazotti, dove rimase a bagnomaria quasi annegata in una specie di laghetto-sabbie mobili.
Da sottolineare il grande feeling col regista: in due giorni di riprese quest’ultimo, dall’alto della grande esperienza, è stato sempre cordiale, pronto al sorriso e a sdrammatizzare con tutti, figuriamoci con un tipetto come Gegia che non te le manda a dire.
Poi… ad un tratto… “il dramma”… Non funziona l’aria condizionata…
Lei: “Mamma che caldoooo, perché non c’è più l’aria fresca?”
Io: “Ge vedi che non possono accenderla perché il rumore di fondo è fastidioso per il fonico”
Lei: “E che sarà mai… mamma mia… sto morendo… che caldo… ma il bagno dov’è?”
Io: “Ge tranquilla, è a 5 metri svoltato l’angolo della galleria… Ma devi proprio andare ora?”
Lei “No no… posso aspettare!”
Lei: “Ma tu sei single?”
Io: “Si Ge, non mi vuole nessuna, co’ sta’ zazzera di capelli poi!”
Lei: “Ma vaaa chi ddiciiii”
Lei: “Ma quando finisce sta scena?”
Io: “Ge, non lo so”
Finita la scena, ci alziamo e lei ancora a chiedere con ansia dell’aria condizionata.
“Non lo dico perché sono viziata, è proprio che non sto bene col caldo”.
Io la prendo sottobraccio e la porto alla quarta fila delle poltroncine del teatro, partendo dal basso…
Io: “Siediti qui Gegia”
Lei: “Perché?”
Io: “Fidati, siediti qui e attendi un minuto”.
Riaccesa l’aria condizionata, i diffusori posti in basso cominciano a funzionare e la quarta fila è proprio in linea retta lì davanti, come da mia previsione.
Col primo soffio di aria fresca arrivatole in faccia… ecco Gegia ridestarsi, sorridere come non mai, iniziare a far festa e… gridare verso di me:
“Carlettoooo, ti meriti un bacio con la lingua”.
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Vivo in Calabria dal lontano 1963, ma conservo sempre un bellissimo ricordo della mia GALATINA, dove ho vissuto 19 anni. Non conosco Gegia, ma mi sarebbe piaciuto incontrarla a Siderno e, magari, rubarle qualche minuto… per rivivere un po’ di “aria di casa”…
Non sapevo delle origini Galatinesi… che bello! Si, decisamente le sarebbe piaciuto condividere un minuto o anche più. ☺️☺️☺️