Su Rai Uno nel programma “Con il cuore. Nel nome di Francesco”, il nome Gaza è…

Bontà sua, RAI UNO, nel contesto del programma “Con il cuore. Nel nome di Francesco”, concerto di solidarietà eccetera, ha ospitato suor Nabila di Gaza, che ha portato la sua testimonianza.

Che cosa ha potuto dire, suor Nabila? Che lì (a Gaza, in qualche parte del mondo non specificata!) i bambini soffrono e muoiono perché c’è la guerra! Punto, e poi niente altro.
Ma questo luogo di dolore e morte (Gaza), sarà pure una regione o provincia di qualche territorio più ampio, che per ragioni storico-geografiche si chiama in un modo, piuttosto che in un altro!

Eppure, Bontà sua, Rai Uno ha ritenuto di dovere censurare il nome di questo territorio, privare dunque (oltraggio che si aggiunge agli oltraggi dei bombardamenti e dei massacri) questi bambini della loro identità storica, di quel nome e cognome che riassume quello che siamo, fin dalle origini del mondo!

C’è la guerra (ci hanno detto “Con il cuore”), ma nessuno ha un volto ( “Con il cuore”), né vittime né carnefici’, né chi porta aiuti né chi fornisce le armi dello sterminio.

Questa non è informazione, né tanto meno aiuto, ma una sorta di qualunquismo dell’elemosina.

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