Carletto Romeo
Gaza: Israele uccide 32 Palestinesi in 24 ore
Gaza: Israele uccide 32 palestinesi a nord della Striscia in 24 ore
I corpi delle persone uccise durante un attacco israeliano a Jabalia, nella Striscia di Gaza settentrionale, sono in bella mostra nei video che circolano su tutti i giornali online: ovvero quei pochi che riportano la verità e che non nascondono e/o parteggiano per il governo israeliano.
Le forze israeliane continuano a martellare Gaza, uccidendo 32 palestinesi nell’enclave assediata, compresi bambini, nelle ultime 24 ore, secondo il Ministero della Salute di Gaza.
Israele ha anche attaccato quelli che ha chiamato siti Houthi in Yemen, uccidendo almeno nove persone dopo aver bombardato due centrali elettriche a Sanaa, così come due porti e un impianto petrolifero a Hodeidah, secondo i media locali. Gli attacchi sono avvenuti dopo che l’esercito israeliano ha dichiarato di aver abbattuto un missile lanciato dallo Yemen.
La prassi rimane sempre la stessa: ad un presunto attacco, da verificare e comunque senza vittime, si risponde con morte e distruzione, sicura e accertata.
Le Nazioni Unite affermano che Israele ha nuovamente negato le sue richieste di aiuti per le persone affamate di Beit Hanoon, Beit Lahiya e Jabalia, che sono sotto assedio e blocco israeliano da oltre 70 giorni.
Ieri le forze israeliane si erano concentrate nel nord della Striscia di Gaza, attaccando anche l’ospedale Kamal Adwan, mandando in tilt la sua unità di terapia intensiva, e attaccando al centro e al sud di Gaza delle tende, in quelle che avrebbero dovuto essere zone sicure, con diverse persone uccise.
L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite afferma che le autorità israeliane stanno ancora “in modo schiacciante” negando le missioni di aiuto nel nord di Gaza.
Tre convogli di aiuti che trasportavano cibo e acqua sono stati respinti martedì.
Nelle parti centrali e meridionali della Striscia, le aree che ospitano centinaia di migliaia di famiglie sono state sottoposte a attacchi implacabili. Attacchi su edifici residenziali e due aree di tende improvvisate, con un bilancio provvisorio di tre civili uccisi.
La realtà sul campo è questa: nessun segno di un rallentamento delle operazioni militari israeliane.
Una realtà che è sotto gli occhi di tutti: tutti quelli che vogliono vedere, che non si girano dall’altra parte e che vogliono denunciare.
A nord i cittadini denunciano una situazione apocalittica insopportabile.
Famiglie intrappolate nella città di Beit Lahiya in questo momento hanno esaurito i mezzi di sopravvivenza. I medici degli ospedali in difficoltà lavorano sotto la pressione combinata della carenza di forniture mediche, dell’aumento degli attacchi aerei e dell’alto tasso di vittime.
Le operazioni militari israeliane nel nord di Gaza, in corso da oltre due mesi, hanno ucciso più di 2.500 palestinesi e ferito almeno 10.000.
La guerra di Israele a Gaza ha ucciso almeno 45.129 palestinesi e ne ha feriti 107.338 dal 7 ottobre 2023.
La vergogna di questo mondo…
La vergogna ha i suoi nomi…
I vertici del democratico stato di Israele…
I vertici del democratico paese dei diritti: Stati Uniti d’America… che assistono e non bloccano gli armamenti e non sanzionano a dovere, come fanno in TUTTI gli altri casi…
Chi non si oppone è complice…
Chi fornisce le armi non solo è complice, ma egli stesso autore materiale…
Chi non denuncia, vedi molti giornali occidentali, è complice…
Chi altrove tace di fronte a questo quadro infernale, solo perché deve proteggere i propri interessi, la provenienza, il passato e i privilegi attuali…
La vergogna siamo anche noi, nel nostro piccolo, quando vediamo e sorvoliamo, quando facciamo finta di nulla, quando non diciamo nulla, non denunciamo, anche solo condividendo sul nostro social “protetto”, quando rimaniamo nel nostro sonno vellutato…
Vergogna mondiale…
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