“Gaza, il nuovo ghetto” di Gaetano Riggio

Gaza: Il ghetto di Varsavia dei giorni nostri

Gaza: Il ghetto di Varsavia dei giorni nostri.

Monta, ormai da mesi, l’indignazione in tutto il mondo per il cinismo inumano di Israele, che considera la popolazione palestinese un inutile intralcio, un sottobosco umano da tagliare e bruciare al fine di scovare i miliziani di Hamas che vi si annidano: se poi brucia tutto, tanto peggio, tanto meglio, secondo la logica ormai chiaramente nazi-sionista di Israele. Gaza è diventata il nuovo ghetto di Varsavia del nostro tempo.

Sono comunque i paesi che hanno subito nel passato lontano o recente il genocidio o il colonialismo brutale i più sensibili e solidali con i palestinesi.

Consideriamo il Messico: il primo genocidio del colonialismo europeo, è quello patito dalle popolazioni autoctone del Messico ai tempi della Conquista spagnola: i dati storici sono agghiaccianti.

Oppure esaminiamo il sostegno del Sudafrica e dell’Irlanda al popolo palestinese: entrambi hanno patito il più brutale colonialismo anglosassone, che nel caso del Sudafrica ha infine preso la forma della segregazione razziale (apartheid) della minoranza bianca dominante (anglo-boera) ai danni della maggioranza nera di fatto asservita, ridotta al rango di cittadini di rango inferiore.

Anche l’Irlanda ha patito un secolare dominio coloniale inglese, dal quale si è liberata soltanto nel 1923, ma con strascichi che si sono protratti fino ad anni recenti.

Sono paesi che sanno benissimo che la tragedia in corso in Palestina è un triste e macabro lascito dell’imperialismo inglese.
E l’Italia che fa? Manda armi a Netanjahu, bastona i giovani che solidarizzano con la Palestina, e applica una rigida censura. Nei programmi di approfondimento si parla soltanto di “frocismo” e “femminicidio”.
Attenzione, qui c’è un fenomeno grave e doloroso, che i media amplificano strumentalmente: intorpidiscono la sensibilità a problemi capitali per l’umanità (il genocidio, il rischio di guerra nucleare) per circoscrivere menti e cuori ad un ambito più angusto, che non dà fastidio al potere, anzi lo consolida (indignatevi quanto volete per femminicidio ed omofobia: avete tutto il nostro appoggio)!

L’etica è tutta una questione di misura e proporzione, che abbiamo perso.
La Meloni ha dichiarato una giornata di lutto nazionale per un femminicidio, ma se ne fotte dei trentacinquemila palestinesi massacrati da Israele: “sono Giorgia, sono una donna, sono cristiana”!!!

Gaetano Riggio

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Carletto Romeo