Le agenzie delle Nazioni Unite esprimono sdegno e rabbia per gli attacchi agli ospedali di Gaza.

Funzionari delle Nazioni Unite hanno oggi espresso la loro rabbia e incredulità sulla situazione negli ospedali di Gaza, dove i feriti non hanno più forniture di base.

In particolare i bambini che sono rimasti, il numero di quelli uccisi oramai è fuori controllo, avrebbero bisogno di cure speciali, molti di essi hanno subito amputazioni.

La maggior parte degli ospedali di Gaza non sono più operativi a causa dei danni causati dagli attacchi dei raid israeliani, dalla mancanza di carburante e personale.

Quelli ancora aperti sono sotto crescente pressione e la situazione è da diversi giorni al collasso.

L’ospedale Nasser, il più grande e operativo rimasto, è stato bombardato due volte nelle ultime 48 ore. Una delle vittime si chiamava Dina, una tredicenne amputata che era sopravvissuta a un attacco contro la sua casa che ha ucciso la sua famiglia.

Stavolta è toccato a lei!

Domani chissà ancora a quante come lei!

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