Saranno i Mondiali di calcio della Vergogna, quelli organizzati da FIFA in Qatar.

I Mondiali di calcio della FIFA stanno per iniziare in Qatar.

Mi domando perché, io stesso, continui a scrivere in stampatello sia la sigla FIFA e sia l’iniziale di questo paese arabo?

Da una inchiesta del giornale britannico “Guardian” è emerso che, da quando è stato assegnato il Mondiale nel dicembre 2010 ad oggi, oltre 6.500 persone sarebbero morte in Qatar, e altre centinaia di migliaia di veri e propri schiavi moderni stanno ancora lavorando per paghe fino a 1 euro l’ora.

Il Qatar è il primo paese arabo che ospiterà i Mondiali di Calcio e si è reso protagonista di un maxi-piano per la costruzione degli impianti: Sette stadi, un nuovo aeroporto, strade, sistemi di trasporto pubblico, hotel e una città per la finale. I lavori però sarebbero costati una media di 12 lavoratori morti a settimana: più di 6.500 in totale.

Milioni di disperati hanno abbandonato le famiglie per vivere in uno squallido cantiere, schiavizzati nel deserto, per una paga a volte di solo 1 euro all’ora. Con la morte “accidentale” dietro l’angolo. E, fattore non meno importante, senza neanche un indennizzo.

La FIFA ha deciso di lasciare che il regime dispotico del Qatar ospitasse la Coppa del Mondo, e da allora sarebbero già morti oltre 6.500 lavoratori migranti, disperati e vulnerabili.

Quanti miliardi farà la FIFA grazie a questo evento costruito sulla pelle dei lavoratori?

Dall’indagine del “Guardian” è emerso che tuttora le famiglie in lutto non hanno ricevuto nemmeno un centesimo di risarcimento.

La FIFA sta per guadagnare miliardi, ma si rifiuta di risarcire equamente i lavoratori o le famiglie delle vittime.

In tutto il mondo è montata la protesta con avvocati delle famiglie e atleti stessi che premono affinché la FIFA paghi 440 milioni di dollari a questi lavoratori, la stessa cifra del montepremi per le squadre partecipanti. Lo chiedono organizzazioni per i diritti umani, calciatori e persino alcuni dei principali sponsor del Mondiale: Budweiser, McDonalds, Coca Cola e Adidas.

La FIFA ha scelto un paese ben noto per l’utilizzo del lavoro forzato e per gli abusi sui lavoratori. La FIFA ha contribuito a incrementare questo problema e ora…

Mancano pochi giorni alla prima partita, quando l’attenzione mondiale si sposterà sul gioco e le persone morte nel caldo soffocante e in condizioni disumane per riempire il Qatar di stadi di calcio verranno dimenticate.

I dati dei paesi di provenienza dei lavoratori parlano chiaro: India, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka in totale hanno contato 5.927 persone morte, Pakistan altri 824 decessi, senza contare le vittime di altri paesi come Filippine e Kenya.

Quasi per tutti si parla di cause naturali, insufficienza cardiaca o respiratoria acuta e stress termico.

L’Onu in un rapporto stabilisce che i lavoratori in questione sono stati sotto le temperature del Qatar, oscillanti tra i 40° e i 48°, per almeno 4 mesi all’anno.

A tutte queste accuse il governo del Qatar risponde che l’elevato numero di decessi è proporzionato alla quantità dei lavorati impiegati, oltre due milioni.

Ancora più disarmanti le risposte della FIFA:

“Con le misure di salute e sicurezza molto rigorose in loco, la frequenza degli incidenti nei cantieri della Coppa del Mondo Fifa è stata bassa rispetto ad altri importanti progetti di costruzione in tutto il mondo”

Sul Qatar sinceramente non avevo dubbi e non nutrivo alcuna speranza…

Sulla FIFA, organo di governo del calcio mondiale, da sportivo, calciatore, allenatore e tifoso, posso solo dire che provo profonda repulsione!

Boicottare questi mondiali della VERGOGNA sarà un obbligo…

Segui gli altri annunci nella sezione dedicata qui:

https://www.carlettoromeo.com/annunci/

Segui gli altri articoli di categoria qui:

https://www.carlettoromeo.com/category/utility/

carlettoromeo.com è un blog multimediale senza alcuna sovvenzione pubblica…
Se ti piace quello che facciamo, condividi i nostri articoli sui social…
Se vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi farlo con una libera donazione Paypal
GRAZIE