E tu? Che generazione sei?

Che generazione siamo? È proprio necessario essere catalogati e schedati in una di esse? Per forza?

Che generazione siamo? È proprio necessario essere catalogati e schedati in una di esse? Per forza?

Generazione è il termine che, da un punto di vista sociologico, indica l’insieme di persone che hanno vissuto nello stesso periodo storico e che hanno assistito, subito o sono stati influenzati dagli eventi che lo hanno caratterizzato. Sono individui che hanno in comune esperienze di vita simili, tendenze socio-culturali e di mercato.

Nello stesso lasso di tempo, possono essere presenti più generazioni. Quelle più recenti e attualmente presenti sono:

1- Fondatori: nati prima del 1924, oggi centenari, hanno visto i loro genitori partire per la prima guerra mondiale, molti di loro sono diventati capofamiglia fin da bambini e conoscono il significato della sopravvivenza fisica.

2 – Tradizionalisti, o Silent o Costruttori, nati tra il 1925 e il 1945. Hanno vissuto in prima persona le tragedie delle guerre, non hanno fiducia nel cambiamento e sono ancora a valori quali la famiglia e il lavoro.

3 – Baby Boomers, nati tra il 1945 e il 1964. Hanno vissuto il boom economico e l’esplosione demografica. Hanno fiducia nell’economia, tendono ad essere ottimisti e individualisti.

4 – Generazione X, nati tra il 1964 e il 1980. Hanno vissuto le rivoluzioni sociali e avuto esperienze molto differenti. Sono stati i primi ad approcciarsi ad Internet e sono particolarmente intraprendenti.

5 – Generazione Y o Millennials, nati tra il 1980 e il 1995. È la prima generazione a crescere con Internet e computer. Sono ottimisti e tolleranti, ambiziosi e competitivi.

5 – Generazione Z o iGen, nati tra il 1995 e il 2010. Sono nativi digitali, conoscono il web e i social network, sono aperti, meno rigidi rispetto alle generazioni precedenti, multiculturali.

6 – Generazione Alpha, nati dopo il 2010. Gestiscono una grande quantità di stimoli, hanno familiarità con l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. Sono attenti ai temi sociali.

Ma la mia domanda è:

È proprio necessario essere catalogati e schedati in una di queste? Per forza?

Codeste classificazioni non saranno mica un ulteriore handicap, nel normale “volgere” della nostra esistenza?

Perché da tempo, ormai, vi è questa insana necessità sociale?

Mi piacerebbe chiederlo a più gente possibile.

E tu?

Che ne pensi?

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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