“Dov’ero mentre a Gaza si realizzava un genocidio?”

Le parole di un pastore cristiano-luterano palestinese di Betlemme che, tra l'altro, denuncia il "silenzio" colpevole delle Chiese.

Le parole di un pastore cristiano-luterano palestinese di Betlemme che, tra l’altro, denuncia il “silenzio” colpevole delle Chiese.

Si chiama Munther Isaac ed è il reverendo di Betlemme protagonista di un discorso che non può che colpirci tutti!

“È auto-difesa, ci hanno detto, e io ancora chiedo: come può l’uccisione di 9.000 bambini chiamarsi auto-difesa? Come può lo sfollamento di un milione e novecentomila palestinesi chiamarsi auto-difesa? All’ombra dell’impero hanno scambiato il colonizzatore per vittima e il colonizzato per aggressore. Abbiamo dimenticato che lo stato di cui parlano, questo stato è stato messo in piedi sulle rovine delle città e dei villaggi dei loro cugini, lo hanno dimenticato?
Siamo arrabbiati, siamo spezzati. Questo doveva essere un momento di gioia. Invece siamo in lutto. Abbiamo paura. Più di 20.000 uccisi. Migliaia sono ancora sotto le macerie. Circa 9.000 i bambini uccisi nel più brutale dei modi, giorno dopo giorno, 1 milione e 900.000 sfollati, centinaia di migliaia di case distrutte. Gaza, per come l’abbiamo conosciuta, non esiste più.

Alcuni non hanno nemmeno chiesto un cessate il fuoco, parlo delle chiese. Mi dispiace per voi, noi staremo bene. Nonostante la sofferenza immensa che stiamo affrontando, noi Palestinesi guariremo. Risorgeremo. Ci rialzeremo di nuovo nel mezzo della distruzione come abbiamo sempre fatto in quanto palestinesi, anche se probabilmente questa è l’avversità più grande che abbiamo ricevuto da tanto tempo a questa parte. Staremo bene. Ma per coloro che sono complici, mi dispiace per voi: guarirete mai da questo? La vostra carità e le vostre parole scioccate dopo il genocidio non faranno nessuna differenza. E so che arriveranno, ma non faranno la differenza. Le parole di rimorso non vi alleggeriranno e fatemi dire una cosa: non accetteremo le vostre scuse dopo il genocidio. Quello che è stato fatto è stato fatto. Voglio che vi guardiate allo specchio e vi chiediate:

Dov’ero mentre a Gaza si realizzava un genocidio?”

Al mondo moderno, democratico e sempre pronto a puntare il dito su “pagliuzze” di giornata, io chiedo le risposte in merito a questa “trave”!

Una scelta lucida voluta e preparata da tempo dalla guida del paese israeliano.

Una scelta caldeggiata e foraggiata dal presidente Joe Biden, gli Stati Uniti non si smentiscono mai, ma questa amministrazione “democratica” ha toccato il fondo.

Una scelta mai messa in discussione da Europa e suoi stati membri, che inspiegabilmente lasciano “carta bianca” a personaggi come Netaniahu e Gallant, i primi responsabili di un’opera di pulizia etnica e di Genocidio!

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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