Don’t You Want Me

Human League – Purple Disco Machine Remix

Ciao a tutti,
“Don’t You Want Me” degli Human League nella versione Remix di Purple Disco Machine è il brano che ho scelto come DiscoShow della settimana.

Il 27 novembre 1981 l’etichetta discografica Virgin pubblicava una canzone dal titolo “Don’t You Want Me”.

Il gruppo New Wave britannico si chiamava “The Human League”.

La canzone scritta da Phil Oakey, Jo Callis e Philip Adrian Wright e prodotta da Martin Rushent e “The Human League” era il quarto singolo estratto dall’album “Dare”.

Il singolo riscosse un grande successo commerciale raggiungendo la prima posizione della classifica di molti paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Norvegia e Canada.

Il brano viene citato per essere stato il primo singolo di successo riprodotto interamente al sequencer.

Per me fu “AMORE a prima vista”… anzi, ovviamente, “al primo ascolto”, visto che ancora i “video non avevano ucciso le RadioStar”.

Questo è il Remix a cura di Purple Disco Machine, quel genio di producer, che ha fatto della PASSIONE per la MUSICA ANNI 80 il proprio credo!

Nel 1977 a Sheffield due programmatori di computer, Martyn Ware e Ian Craig Marsh, uniti dall’interesse per la musica pop (Glam Rock e Motown) e la musica elettronica d’avanguardia, comprarono un sintetizzatore e cominciarono a produrre musica nel loro studio. Il primo gruppo formato si chiamava “The Future”, con un altro loro amico, Adi Newton.
Newton lasciò la formazione dopo qualche tempo per poi formare i Clock DVA.

Alla ricerca di un cantante per il gruppo, la prima scelta era il concittadino Glenn Gregory (successivamente leader di un’altra loro band, gli “Heaven 17”), il quale non era in quel momento disponibile e dovettero quindi ripiegare su un altro ex compagno di scuola, Philip Oakey, nativo del Leicestershire.
Nel 1978 esce il loro primo singolo “Being Boiled” sull’etichetta indipendente Fast Product.

Dato l’impegno del gruppo a portare la musica elettronica, senza chitarre e batteria, al grande pubblico tramite diverse esibizioni dal vivo, al gruppo si aggiunge Philip Adrian Wright, in veste di scenografo e addetto alle proiezioni di diapositive durante gli spettacoli. Seguiranno tour come gruppo “supporter” ad altri artisti prestigiosi quali Iggy Pop e Siouxsie & the Banshees.

Nel 1979 il gruppo firma un contratto con la Virgin Records e presto esce il loro primo album “Reproduction” e il singolo “Empire State Human”. Seguirà, sempre per la Virgin, un secondo album “Travelogue” e un EP Holiday ’80.
Nonostante il successo, poco dopo l’uscita di “Travelogue”, il gruppo si divide. Ware e Marsh recuperano Glen Gregory e danno vita agli “Heaven 17” e alla “British Electric Foundation” (B.E.F.), mentre Oakey e Wright – diventato nel frattempo tastierista – proseguono col nome “The Human League”.

Per soddisfare le esigenze dell’imminente tour europeo assumono Ian Burden, al basso e tastiere, e allargano la formazione del gruppo con due cantanti diciassettenni, Susanne Ann Sulley e Joanne Catherall, incontrate in un night club di Sheffield.

Nel 1981 registrano, insieme al produttore Martin Rushent, il loro album di maggior successo, dal titolo “Dare”, trascinato nelle vendite anche da alcuni singoli amati dal grande pubblico come “Love Action” e “Open Your Heart”, quest’ultimo scritto insieme al nuovo membro Jo Callis. Il brano più famoso resterà il quarto singolo tratto da Dare, “Don’t You Want Me”, numero uno nelle classifiche britanniche nel periodo natalizio del 1981 e uno dei singoli più venduti in quello stesso anno, raggiungendo anche la prima posizione anche negli Stati Uniti durante l’estate successiva.

L’appuntamento col il DiscoShow è qui ogni settimana… Ti ricordo che puoi ritrovare tutti i brani che nel tempo abbiamo ribattezzato come tali, proprio nella pagina dedicata qui:

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Felice settimana con la nostra musica a tutti…
Ciaoooo, un bacetto da Carletto!