Carletto Romeo
Decreto Fiscale approvato oggi
La Camera dei Deputati ha dato il via libera al Decreto Fiscale oggi 5 dicembre 2024, ecco tutte le novità
Con 151 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato il Decreto Fiscale, che così diventa legge.
Molte le decisioni in merito per le quali vi era stata battaglia anche in seno alla maggioranza di Governo: dal canone rai ai finanziamenti ai partiti al concordato fiscale.
Ecco nel dettaglio tutte le novità:
CANONE RAI
Bocciato l’emendamento della Lega per confermare il canone a euro 70, la nuova Legge di Bilancio lo riporta a quota euro 90 per il 2025.
FINANZIAMENTO PARTITI.
Aumento di 3 milioni di euro al tetto per i contributi ai partiti. Dopo lo stop di ieri del Colle ad una riformulazione del governo, che fissava una soglia garantita dello 0,2 per mille sull’intero gettito Irpef da ripartire tra le forze politiche, anche se il contribuente non avesse espresso preferenze. Via libera arrivato sul testo originario a firma Pd e Avs.
PAYBACK SANITARIO.
Il Decreto Fiscale riequilibra il payback sanitario farmaceutico tra le regioni, argomento sul quale piacerebbe saperne di più: quanto e come riequilibra, quali e quante regioni?
FISCO PARTITE IVA
Slitta dal 2 dicembre al 16 gennaio il termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi per i titolari di partita Iva che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro. La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail).
I contribuenti potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025.
CONCORDATO FISCALE PREVENTIVO
Approvata la “riapertura” fino al 12 dicembre dei termini per l’adesione dei soggetti Isa al concordato preventivo biennale scaduto il 31 ottobre. Il concordato consente per due anni di pagare le tasse sulla base di una proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, coerente con i parametri contenuti nelle banche dati a disposizione dell’amministrazione finanziaria e i redditi dichiarati dal contribuente. Esclusi dalla remissione dei termini i soggetti con regime forfetario.
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