cuntu cuntozzu

cuntu cuntozzu…

cuntu finu a quandu pozzu…

mo’ non pozzu cchiù…

e cuntatillu tu!

Racconto fatti e fattarelli,

li racconto fino a quando ne ho le forze,

ora forze non ne ho più,

e raccontateli da solo”

Proverbio calabrese che spesso concludeva un racconto o una storia che mi venivano recitati al fine di addormentarmi la sera.

Era il segnale che, volente o nolente, era tempo di dormire poiché l’aedo di turno aveva compiuto il proprio dovere raccontandomi la favoletta.

Ora mancando le forze o la voglia, potevo anche “raccontarmela” da solo… dormendo!

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