Condannato pedofilo a 19 anni

Esemplare punizione a 19 anni di reclusione inflitta a pedofilo.

I fatti agghiaccianti emersi dalle indagini risalgono al 2015 a Codogno nel Lodigiano.

Un uomo di 48 anni si è nascosto sotto le spoglie di Giulia, nome e persona fittizi creati per adescare le minorenni, riuscendo a circuire ragazzine di dieci e tredici anni tramite Whatsup, abusandone per circa 3 anni fino al 2018.

Una volta entrato in confidenza con le ragazzine, l’uomo era riuscito a sottometterle al mito di una teenager cattiva e minacciosa, “Giulia la Malvagia”.
Era quindi questa figura mefistofelica a imporre alle vittime una serie di “ordini” come andare a casa del vicino e consegnarsi a lui in rapporti sessuali e prevaricazioni di ogni genere, la cui mancata esecuzione avrebbe comportato l’uccisione dei genitori.

Con l’ausilio di molte telecamere nascoste in casa, l’uomo-orco registrava le violenze e pretendeva pure che le bambine a loro volta si filmassero tra loro nude.
Per fortuna e aggiungerei FINALMENTE, una maestra di una delle piccole vittime aveva denunciato il fatto dopo essersi fatta raccontare tutto in confidenza.

Dopo le lunghe indagini della Procura il 48enne, che risultava incensurato, venne arrestato.
Il 6 ottobre 2020 ecco la sentenza del Tribunale di Lodi ad opera dei giudici Giuseppe Pighi, Sara Faldini e Ivonne Calderon che hanno condannato l’uomo a 19 anni di reclusione e al pagamento di 100.000 euro di danni alle famiglie di parte civile.

Da notare che la richiesta del pubblico ministero Alessia Menegazzo era di 17 anni, quindi i giudici hanno aggiunto 2 anni con le seguenti imputazioni: tre violenze sessuali su minori, sostituzione di persona e produzione di materiale pedopornografico.

La pena massima registrata finora in media in 110 sentenze definitive per violenza su minori era di 6 anni e 3 mesi, quindi assistiamo oggi ad un triplicare della misura.

Sicuramente da questo momento assisteremo a chissà quante battaglie legali, la difesa punterà certamente sui problemi psichici dell’individuo o chissà a cosa altro.

Ma non è questo il mio punto di riflessione.
Vorrei qui chiedere a me stesso e a chi legge, come possano accadere atrocità del genere e per così tanto tempo senza che nessuno se ne accorga?

La domanda più brutta da fare è: “ma dove stavano i genitori?!”

La risposta del genitore medio di oggi posso anche immaginarla io che genitore NON sono: “è indubbiamente difficile star dietro ai figli con le tecnologie odierne e, se vuoi, col tempo limitato di cui si dispone”

Ma…

Ricordo un mio post diversi anni or sono, dove “mi” chiedevo se fosse necessario dotare BAMBINI di un telefonino dove con 4 clic ti ritrovi su piattaforme online senza controllo e con trappole terribili.

Oppure “ri- chiedo” a me stesso e alle autorità competenti, che senso abbia ancora oggi “vietare ai minori di 14 anni” film con scene forti o presunte tali e poi… tu famiglia, regali a tuo figlio di 7 anni uno smartphone dove con 3 clic sei su PornHub!

Tu che ne pensi?

La punizione ti sembra giusta? Esemplare?

O magari la ritieni insufficiente?

O come sostiene la difesa del pedofilo è esagerata?

E sugli smartphone donati ai BAMBINI che ti senti di consigliare?

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

Un commento

  1. Niente cellulari ai bimbi sotto i 12 anni e comunque sempre sotto il controllo dei genitori!

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Carletto Romeo