Bruxelles… BASTA!

Un burocrate che "regna" a Bruxelles, potrà mai capire e sostenere un lavoratore agricolo di Siderno?

Un burocrate che “regna” a Bruxelles, potrà mai capire e sostenere un lavoratore agricolo di Siderno?

La domanda è banale. Il metro è populista. Il termine è estremo! Certamente!

Ma alla fine dei conti, dovremo pur essere chiari e pratici! O no?

Potrà mai un parlamentare europeo capire, sostenere e supportare un semplice lavoratore di questo grande e disomogeneo continente?

Un finlandese potrà mai avere gli stessi interessi di un calabrese?

Un olandese potrà mai essere soggetto alla stessa legislazione di un greco?

Utopia, allo stato puro!

Della politica agricola intrapresa da Bruxelles ne vogliamo parlare?

Tra farine di insetti o carne sintetica, tra ettari di terreno improduttivi o intere produzioni agricole mandate al macero, tra importazioni spregiudicate extra continente e assoluta mancanza di tutele per i produttori europei stessi…

Il dado è tratto!

Ci si chiede, altra domanda populista, ma chi decide ciò da che parte sta?

Perché di certo non sta dalla parte dei cittadini europei!

Cittadini che nulla vogliono se non continuare a lavorare onestamente e produrre ciò che per intere generazioni ha consentito loro di vivere e di mantenere una dignità!

Senza dimenticare poi, altro aspetto spesso poco in luce, le produzioni tradizionali, sono il pane quotidiano della nostra dieta mediterranea!

Il nostro grano, i nostri ortaggi, la nostra carne, il nostro formaggio, le nostre infinite varietà di colture, sono qualcosa da tutelare e da difendere contro tutto e tutti!

E invece… Burocrati senza un briciolo di attaccamento ai valori tradizionali, sani e genuini, vogliono in ogni modo cambiare tutto!

In nome della concorrenza più spietata, costoro hanno aperto le porte a tutto il mondo, che del resto non vedeva l’ora di insinuarsi in un mercato ambito come quello europeo.

In nome di una presunta “scelta GREEN” hanno iniziato ad incentivare tutte le porcherie possibili ed immaginabili, carne sintetica e farine di insetti sono solo l’inizio.

A farne le spese, e non certo da oggi, migliaia di aziende agricole europee…

Migliaia di famiglie che in poco tempo hanno perso tutto o quasi!

Milioni di persone che, volenti o nolenti, dovranno fare i conti con prodotti alimentari di deprecabile qualità e dovranno dire addio a prodotti SANI e NATURALI.

Oggi finalmente i nodi di tale scellerata gestione vengono al pettine!

Finalmente l’opinione pubblica nazionale e internazionale sta prendendo atto della deriva economica e sociale a cui siamo giunti, grazie alle “altissime” norme adottate dalla Comunità Europea.

A Bruxelles si prendono decisioni partorite dalle più nobili delle idee.

Vengono tracciati disegni e prospettive rosee.

Eppure, da anni, io non riesco a vedere altro che crisi, problemi su problemi e qualità della vita SCADENTE!

Sarebbe questa la società idilliaca prospettata da vari Prodi, Amato e compagnia bella?

Grazie, NO!

Ma i vari strateghi europei, oltre a seguire le direttive mainstream ed i comandi dei padroni d’oltreoceano, delle multinazionali, delle lobbies, dei banchieri e degli strozzini…

Ma un pochino ai loro “sudditi” europei ci pensano?

O no!

Nelle scene di rivolta dei trattori a Bruxelles io, perdonami la licenza, ci ho colto qualcosa della RIVOLUZIONE FRANCESE!

Occhio…

Sappiamo tutti come è finita!

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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