Australia: No socials agli under 16

Australia: Proposta di legge del governo per impedire l'uso dei social networks agli Under 16.

Australia: Proposta di legge del governo per impedire l’uso dei social networks agli Under 16.

I social networks saranno vietati agli adolescenti sotto i 16 anni di età, grazie all’adozione da parte del Parlamento di Canberra di un disegno di legge ad hoc, considerato fra i più rigidi al mondo. L’obiettivo è proteggerli da “potenziali danni”.

Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, presentando la scorsa settimana alla Camera il ddl è stato chiaro: “Siamo di fronte ad un problema globale e noi vogliamo che i giovani vivano essenzialmente la loro infanzia“.

L’Australia diventa così il primo stato al mondo a decidere a livello di governo lo stop all’uso dei social per gli under 16.

A confermare la “tendenza” australiana arriva anche un sondaggio condotto da YouGov, che ha mostrato come il 77% degli australiani sostenga tale divieto.

In molti altri Paesi la querelle è aperta, sia a livello politico che mediatico.

Negli Stati Uniti si registrano diverse strette all’uso dei socials per i minori, in Spagna e in Francia presentati progetti di legge per vietarne l’accesso ai minori di 16 anni.

La Cina è invece già intervenuta nel 2021, richiedendo l’identificazione ai network interessati tramite un documento di identità. I minori di 14 anni non possono trascorrere inoltre più di 40 minuti al giorno su Douyin, la versione cinese di TikTok, e il tempo di gioco online per bambini e adolescenti è limitato.

E l’Italia?

Boh…

In Australia lo stop dovrebbe riguardare socials popolari come Facebook, Instagram, X o TikTok, e impone alle stesse piattaforme digitali e non ai genitori l’obbligo di adottare delle “misure” per evitare l’apertura di profili da parte dei minori, prevedendo allo stesso tempo delle multe salatissime, fino a oltre 30 milioni di dollari, per quelle aziende tecnologiche che non la rispetteranno.

Probabilmente esentate piattaforme come WhatsApp e YouTube, utili agli adolescenti per messaggistica e compiti, uhm!

Il divieto australiano comunque non entrerà in vigore prima di 12 mesi, ma c’è già chi esprime qualche perplessità sul suo funzionamento e l’eventuale impatto sulla privacy. “Te pareva!”

Alcuni ricercatori hanno avvertito che le restrizioni potrebbero essere facilmente aggirate tramite strumenti come una Vpn, che possono mascherare la posizione di un utente.

E i diretti interessati, cosa dicono i Socials a loro difesa?

Meta (leggasi tutto il mondo guidato da Mark Zuckemberg) in una nota ufficiale risponde così:

Rispettiamo le leggi stabilite dal Parlamento australiano ma siamo preoccupati per il processo che ha portato ad un’approvazione così veloce della legge senza considerare adeguatamente le evidenze, ovvero ciò che il settore già ha messo in atto per garantire esperienze adeguate alle diverse età, nonché le opinioni dei più giovani“.

Elon Musk, capoccia di X, pare abbia espresso critiche varie, ma non verbali.

Si parla di un “fumettistico”… SGRUNT!

E di un più “fisiologico”… RUTTO!

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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