Carletto Romeo
Asprotrek
Asprotrek
L’Aspromonte come non l’hai mai visto
Aspromonte…
Sii sincero e dimmi a cosa pensi dopo aver pronunciato tale parola…
Non me lo dire, tanto lo immagino…
La bella notizia che ti voglio dare è che l’Aspromonte è la tua montagna…
Te la ritrovi a pochissimi km di distanza e scegli pure liberamente il mezzo per raggiungerla.
Devi sapere che il termine etimologicamente ha 2 possibili significati: quello più conosciuto è foneticamente ovvio, “monte aspro”, ma quello più vicino alla realtà linguistica è invece “monte bianco”, dal termine grecanico.
Come devi sapere che proprio tale lingua grecanica, mix tra greco antico e greco bizantino, è quella parlata dalla comunità insediata alle sue pendici storicamente.
Devi sapere anche che la vetta più alta è il Montalto coi suoi 1.956 mt.
Devi sapere che ci troverai diverse e spettacolari formazioni rocciose, diverse e sempre sorprendenti varietà di vegetazione, corsi d’acqua dal flebile ruscello alla cascata impetuosa.
Sappi anche che è presente una località sciistica, Gambarie, e che anche la Storia d’Italia ha una sua pagina in Aspromonte, con Garibaldi ferito e fatto prigioniero proprio a Gambarie.
Ti ho incuriosito?
Un’altra buona notizia è che per godere a pieno della natura incontaminata dell’Aspromonte, amanti dello sport ed in particolare dell’escursionismo o meglio del trekking, hanno ideato ASPROTREK.
Asprotrek è un settore sportivo dell’Associazione MedAmbiente, con sede a Marina di Gioiosa Ionica e presidente Giuseppe Nunziato Belcastro.
Tale settore, diretto da Natale Amato, si occupa, senza il perseguimento di alcun fine di lucro, dell’organizzazione di hiking sui monti dell’appennino meridionale, traversate di trekking dal Tirreno allo Jonio, uscite in notturna, escursioni con pernotto su neve, bivacchi in fiumara, giornate pulizia dei boschi e tutela ambientale, canyoning, fuorisede esteri di canyoning, uscite in kayak da mare, speleologia, arrampicate sui monoliti d’Aspromonte.
Il fine principale rimane comunque la diffusione della conoscenza e la valorizzazione dei più bei siti dell’Aspromonte.
Ora io non aggiungo altro… se non il silenzio che personalmente mi pervade e mi riempie, quando mi immergo in uno dei siti che vedi in foto… in qualunque stagione, fredda o calda o mite.
La buona notizia è che l’Aspromonte è questo…
Ah dimenticavo…
Sono un calabrese che da 30 anni frequenta le Dolomiti e in tutto questo tempo, in Lombardia, in Trentino, in Alto Adige, in Veneto e in Valle D’Aosta… Non mi sono mai sognato di riportare quello che di “brutto” vi ho incontrato…
Ho sempre riportato, e continuerò a farlo, il “bello” di ogni posto, con immagini e video (prove su facebook e youtube in quantità).
Piccola nota finale:
Cari signori che avete preso di mira la Calabria…
Capisco le direttive dei vostri “capoccia di testata”, incapaci di trovare altri spunti mediatici, capisco che le “magagne” dalle nostre parti non mancano, capisco che altrimenti sareste in mezzo ad una strada, capisco che invece dei giornalisti d’assalto o dei conduttori leccaculo, sareste a chiedere il reddito di cittadinanza…
Capisco tutto ma…
Fino ad un certo punto!
A tutto c’è un limite!
E tutti voi, codesto limite lo avete abbondantemente oltrepassato!
Stop!
Le magagne ci sono ovunque, si chiamano diversamente, ma ci sono!
Le persone per “bene” ci sono a Platì come a Cervinia!
Le persone per “male” ci sono a Livigno come a San Luca!
Fatevene una ragione!
Caro Massimo Giletti, l’Aspromonte è questo!
Caro Vittorio Brumotti, l’Aspromonte è questo!
Care Iene, l’Aspromonte è questo!
Cara Striscia la Notizia, l’Aspromonte è questo!
Se altro da dire non trovate…
Invoco almeno il vostro…
SILENZIO…
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Cosa dire Carletto amico stimato…hai snocciolato da par tuo quanto di essenziale vi era da dire ai signori citati ed a tanti altri che hanno la loro stolta veduta…La nostra amata terra e’ li ad aspettarci in tutta la sua bellezza…basta saperla e volerla COGLIERE…il resto e l’ignoranza sono fattori che possono dare un’informazione fuorviante ed errata ma che nulla possono contro la realta’ e la disarmante bellezza della nostra terra.
Caro Roberto, ci lega l’amore per la montagna senza carta d’identità… ci lega l’amore per lo sport senza acredine e competizione spicciola… ci lega l’amore per la natura e l’aria aperta… ci lega anche la repulsione per la cattiveria e le strumentalizzazioni fatte ad arte…
Io ci metto la faccia, dico ciò che penso e continuerò a denunciare quello che sento ingiusto…