Non sono d’accordo…

“Non sono d’accordo con te ma sono disposto a morire perché tu possa dire la tua opinione”.

Ovvero c’erano una volta i principi libertari e democratici, e ora non ci sono più.
Quello citato è uno slogan ormai desueto e superato per il mondo occidentale votato alla guerra.

O forse semplicemente un motto utile a far bella mostra di quanto bravi, buoni e democratici siano gli europei.

Perché se è col mare grosso che si vedono i bravi marinai, gli occidentali son destinati ad annegare nei loro stessi principi, rinnegati con disinvoltura al momento di farne uso sul serio.

Le nuove regole sancite dalla stampa italiana ed europea sono che le voci dissidenti non dovrebbero neanche parlare in televisione, al punto che la loro presenza crea “imbarazzo e vergogna” (Linkiesta, Le Monde ecc.).

Una sorta di processo mediatico sommario e marcatamente inquisitorio, ove il contraddittorio viene evidentemente ritenuto pericoloso. Il segnale, forse non da tutti colto in pieno, di una pericolosa deriva antidemocratica avviata dall’informazione occidentale.

Domenico Sergio Ammendolea

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