Carletto Romeo
Il poeta contadino
Il poeta contadino
Incontro in versi con… Martino Ricupero
Il cantore del quotidiano, il poeta della nostra terra, colui che parla al cuore e all’anima di chi lo ascolta…
Temi umili e intimi: dalla terra da cui tutti noi proveniamo, ai disagi di una Siderno, impreparata ai cambiamenti di questa epoca, che forse ha fatto il passo troppo lungo e ora ci ripensa…
Dagli affetti in famiglia, quelli più intimi e segreti, alla “ruga” cuore pulsante della storia della nostra infanzia…
Colui che in barba alle mode e alle tendenze, tra oriundi e indigeni che vanno via e che quasi nascondono le proprie origini e, senza il quasi, sicuramente si vergognano di parlare la nostra lingua, la nostra cadenza, il nostro dialetto, quasi come fosse un crimine far sentire il nostro accento…
Lui, in controtendenza, sceglie proprio l’umiltà della terra come musa ispiratrice e fa suo il dialetto calabrese, la nostra lingua, come biglietto da visita…
“I Jornati”, “A terra i Sidernu”, “Ccà”, “Gioventù”…
Sono solo alcuni dei componimenti di questo nostro Omero sidernese, tutti raccolti nella sua ultima e fortunata pubblicazione dal titolo “Senteri”.
Una raccolta di 25 poesie con tanto di traduzione a lato, divise per capitoli ognuno dei quali tocca e rappresenta un po’ tutti i percorsi, i “senteri” della nostra esistenza: quelli in discesa nei momenti di euforia, quelli in salita nei momenti di fragilità, infine i “senteri” che provano a decifrare in toto il mistero universale insito nella vita di ognuno di noi.
Martin il poeta contadino:
Una memoria davvero elefantiaca e… ancora più sorprendente per chi come me lo ha conosciuto in altre circostanze, la grande sensibilità nell’emozionarsi pienamente al pronunciare alcune parole…
Parole in dialetto calabrese…
Parole piene di anima…
Parole che fanno bene al cuore…
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