Carletto Romeo
Chianu Chianu
Chianu Chianu – Storia di un ecologista inconsapevole
Usi, costumi, tradizione calabrese, nel cortometraggio “Chjanu chjanu, storia di un ecologista inconsapevole” di Martina Raschillà e Aldo Albanese, presentato sabato 22 maggio al Cinema Teatro Nuovo di Siderno.
Le generazioni del dopoguerra, quelle col culto del lavoro manuale, quelle che prendevano ciò che la natura offriva in base alle stagioni, senza forzature o violenze verso l’ecosistema. Dedizione e vita laboriosa, valori vissuti sempre con gioia e allegria.
La storia di Armando e Caterina da Siderno Superiore, marito e moglie, artigiani con i materiali naturali della nostra terra.
A far “panari” lui, le tipiche ceste calabresi, e i ricami a mano lei, i classici pizzi e merletti di una tradizione che si tramandava di madre in figlia.
In 12 minuti il succo concentrato di una “vista” sul passato recente o remoto, dove primeggiava l’armonia con la natura.
Spunto narrativo e riflessione dovuta e voluta col contrasto violento tra la vita bucolica di quel tempo e la vista odierna di ecomostri qui e là.
Scritto da Martina Raschillà e diretto dalla stessa insieme ad Aldo Albanese: soggetto assolutamente indovinato, con una apprezzatissima fotografia e col contorno musicale sempre valido di Francesco Loccisano.
Corto realizzato con la collaborazione dell’Associazione Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita.
Chianu Chianu – Storia di un ecologista inconsapevole.
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