La Calabria nel Regno del Sud

Recensione del libro "La Calabria nel Regno del Sud" di Domenico Romeo (EDIZIONI CORAB).

La Calabria nel Regno del Sud 1943-1946.

Dall’Armistizio del 1943 al Referendum del 2 giugno 1946.
di Domenico Romeo


Il 2 settembre 1943 le forze alleate Anglo-Americane bombardano pesantemente Siderno con obiettivo principale la ferrovia, provocando diversi morti e feriti.

La sera del 7 settembre 1943 le truppe del XIII Corpo d’armata britannico occupano Nicotera sul Tirreno, Taurianova all’interno e Siderno sullo Jonio, quest’ultima considerata strategicamente fondamentale visto che, durante l’occupazione nazista, vi era schierata la 29a divisione Panzergrenadier.

Il giorno successivo, 8 settembre, alle ore 19,45 Pietro Badoglio annuncia per radio alla Nazione la resa incondizionata dell’Italia, la fine della guerra accanto alla Germania e l’inizio della Resistenza.

Da questo momento storico e fino al 2 giugno 1946, data del Referendum istituzionale, parte un periodo molto difficile per tutto il paese e anche, o se possibile, peggiore per la Calabria.

Lo racconta lo scrittore storico sidernese Domenico Romeo nel suo ultimo volume “La Calabria nel Regno del Sud 1943-1946” edito da Corab.

Con la solita maestria, con dovizia di particolari e sulla base di fonti archivistiche inedite, Domenico Romeo ci descrive la Calabria ed in particolare la Locride in quel tragico periodo, che con la caduta del fascismo vede la nascita del Regno del Sud.

Il quadro generale, ben descritto con amaro realismo anche da Corrado Alvaro e da Pantaleone Sergi, è quello lasciato dai bombardamenti alleati e dalla distruzione in ritirata dei tedeschi:
Migliaia di profughi e di sbandati in giro e tanta fame e miseria in ogni dove.

Inizia la ricostruzione sia sociale che politica, grande responsabilità ai nuovi rappresentanti locali con la nomina dei Sindaci e delle Giunte comunali.
Su tutti spicca la figura del Prefetto di Reggio Calabria Antonino Priolo, che dovrà fare i conti con la situazione drammatica di tutto il territorio.

Ordine pubblico in fermento con forme contenute di ribellismo.
Economia coi primi tentativi di riprendere le attività agricole, artigianali e commerciali, uniche fonti di possibile sostentamento visto l’assoluta assenza dell’industria.

Il ritorno graduale alla vita politica e amministrativa con la prima consultazione elettorale democratica del 1946, che vedrà per la prima volta la partecipazione delle donne, attiva a 21 anni e passiva a 24 anni.

L’avvio e la nascita delle associazioni culturali e massoniche, la pubblicazione di diversi giornali e riviste periodiche.

Infine il Referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che sancirà la scelta della Repubblica, con una ampia appendice di tutti i risultati dei Comuni calabresi.

Sarà interessante verificare, dati precisi alla mano, come a Siderno su 6974 votanti, 3964 scelsero la repubblica e 2619 la monarchia.
Ma altrove si potranno verificare dati precisi in controntendenza col risultato finale.
Sarà emozionante ritrovare nelle consultazioni locali i nomi “a noi cari” di bisnonni e trisavoli.
Sarà utile constatare come nella Locride a 75 anni di distanza molte cose non siano cambiate… altre siano addirittura peggiorate.

Questo e molto altro in questo volume, necessario per capire la genesi di quel processo democratico locale, fin dalla prima scintilla del Referendum.

In libreria Domenico Romeo e il suo ultimo:

“La Calabria nel Regno del Sud 1943-1946. Dall’Armistizio del 1943 al Referendum del 2 giugno 1946”

Edizioni Corab.


Domenico Romeo (1967) deputato della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, è ricercatore di storia patria. Collabora con Rivista Storica Calabrese, Calabria Sconosciuta, Stauros, Studi Calabresi, Rivista calabrese di Storia del ‘900, nelle quali pubblica vari saggi.


Segui le altre Recensioni sulla pagina dedicata qui:

https://www.carlettoromeo.com/category/recensioni/

Immagine predefinita
Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

Lascia una risposta

Carletto Romeo