SPID si, SPID no, SPID forse…

Quale futuro per lo SPID?

Identità digitale: quale futuro per lo SPID?

In Italia sono circa 40 milioni le identità SPID rilasciate dal lancio del servizio, con una crescita sempre costante fatta registrare da fine 2016 a oggi.
Merito delle campagne di informazione e di sensibilizzazione messe in campo, anche in maniera impositiva in alcuni casi, per una presunta svolta di cui avremmo beneficiato tutti.
Da qualche tempo però, come spesso avviene in questi casi, circolano le voci secondo le quali lo SPID avrebbe i minuti contati, nel senso che sarà presto sostituito da qualcosa di diverso.
Ma allora?
Ogni progetto e ogni promessa fatta?!

La decisione potrebbe, condizionale sempre d’obbligo, essere giustificata con la volontà di ottimizzare la spesa pubblica.
E, domanda d’obbligo, con cosa lo si sostituirà?
E, domanda forse ancora più doverosa, come lo si spiegherà agli italiani?

Mi piace, o forse anche mi duole, sottolineare come esista una bella fetta di paese Italia che ha faticato e non poco per lo SPID, prima per poterlo ottenere e poi, tuttora, per usarlo e prenderne confidenza.
Per non toccare il tasto dolente dei costi che ognuno di noi ha dovuto sostenere per assicurarsi le credenziali e per mantenerle attive.

E quanti tra di noi per anni si sono visti negare l’accesso a servizi indispensabili, INPS o Agenzia delle Entrate per fare i primi nomi, e hanno dovuto in maniera forzosa procurarsi tale “indispensabile” passepartout?

Una prima avvisaglia di imminente fine dello SPID era trapelata già nel 2023.
Da allora si è lavorato con l’idea di una proroga costante del servizio.

Notizia di oggi è che il governo ha stanziato altri 40 milioni di euro per coprire le spese sostenute dai provider per fornire l’identità digitale ai cittadini, ma questo potrebbe essere l’ultimo contributo statale.

Nel comunicato stampa del Dipartimento per la trasformazione digitale non sono indicate scadenze, viene riconosciuto l’impegno dei provider nel garantire un servizio essenziale per cittadini e imprese e viene sottolineato che sono state emesse 50 milioni di CIE.

Di sicuro è che nel 2026 arriverà il portafoglio digitale europeo, del quale IT Wallet, altra nuova creatura da decifrare ed assimilare, è l’implementazione italiana.

Lo SPID potrebbe quindi scomparire nel 2026 per lasciare spazio alla CIE (carta identità elettronica) e a IT Wallet.

Figuriamoci se non vi era di mezzo una “decisione” della “nostra” europa…

Addio SPID o no?

La domanda resta aperta.

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Carletto Romeo
Presentatore radiofonico e televisivo, attore tv, cinema, teatro. Blogger e webmaster "autodidatta". Scrittore... da sempre! Ma non l'ha mai detto "pubblicamente" a nessuno! E... Mi raccomando! Anche tu che stai leggendo, non lo fare!

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