Carletto Romeo
Due domande a ChatGPT di Gaetano Riggio
Due domande a ChatGPT: Se fossi un demonio, se fossi un liberatore non violento…
Ma che cosa è CHAT GPT? E che cosa potrebbe diventare in futuro? Le seguenti riflessioni prendono spunto da due articoli del blog carlettoromeo.com, reperibili agli indirizzi
https://www.carlettoromeo.com/domande-e-risposte-a-chatgpt/
e
https://www.carlettoromeo.com/ho-chiesto-a-chatgpt-se
nei quali vengono poste le due seguenti domande all’IA:
1. “ma se tu fossi il demonio e volessi ridurre l’umanità a schiavitù per comandarla al meglio senza usare la forza cosa faresti?”
2. “ma se tu fossi una persona comune che vuole liberare, senza usare la forza, se stesso e gli altri, da un sistema sociale che è stato creato per manipolarlo e controllarlo, che cosa faresti?”
Alle due domande non mancano risposte puntuali ed esaurienti, da parte di IA, vere e proprie ricette che chiunque potrebbe preparare, se non fosse per le difficoltà immense a cui si andrebbe incontro.
Ma a questo punto, per mettere alla prova IA, io gli porrei qualche altra domanda:
1. “perché è più facile applicare la ricetta del demonio che quella del liberatore?”
2. “secondo te, non potrebbe essere il caso che il demonio sia già all’opera per ridurre l’umanità in schiavitù, e che sia già arrivato a buon punto?
Che cosa risponderebbe CHAT GPT, in particolare alla seconda domanda? E soprattutto, ha già in serbo qualche risposta a proposito nel suo database?
Nel mio piccolo, mi pare infatti che tutti i fattori di schiavizzazione elencati da IA, dal primo al settimo, siano già operanti sistematicamente nella nostra società. Nel qual caso, per liberarcene, dovremmo applicare la ricetta del liberatore, fornita da Chat GPT stesso, e metterci subito all’opera, ammesso che vi siano abbastanza persone desiderose di liberarsi, e sacrificarsi a tale scopo!
La domanda sul demonio, dunque, non so se sia un tranello, in cui IA è caduta, un atto di ingenuità di chi ha posto la domanda, oppure un vero è proprio raggiro ai danni del lettore.
Se infatti, come è plausibile e ragionevole pensare, il demonio è già all’opera, si danno le seguenti possibilità:
1. CHAT GPT ha un’intelligenza troppo rigida, e non sa applicare la teoria alla pratica (non s’accorge che il demonio è già all’opera!);
2. CHAT GPT è stato sviato dal quesito, che è piuttosto astratto, e non s’avvede che la sua ricetta per la schiavitù ci sta già cuocendo a fuoco lento da un bel po’;
3. la domanda è ingenua, perché chi la pone non s’accorge che siamo già schiavi;
4. la domanda è furba, in quanto essa stessa è un’applicazione dei punti 4 e 7 della ricetta per la riduzione dell’uomo in schiavitù;
5. la stessa CHAT GPT è manipolata dagli informatici che l’hanno realizzata e programmata, escludendo come possibile risposta l’ipotesi che l’umanità sia già in stadio avanzato di schiavizzazione.
Insomma, consultare una qualsiasi IA, su questioni fondamentali, dovrebbe essere solo un modo sbrigativo per accedere in modo sintetico a certe informazioni e conoscenze. Nulla più.
IA non può infatti fornire nessuna risposta che non sia stata elaborata dalla mente umana, e quindi caricata nella sua memoria! Non offre risposta alcuna, se i suoi costruttori non vogliono che certe risposte siano date e pensate.
Da questo punto di vista, affidarsi a CHAT GPT sarebbe il fattore numero 8, da aggiungere ai primi 7, per aiutare il demonio nella sua opera!
Gaetano Riggio
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