Carletto Romeo
Prima sentenza Corte dell’Aia
La prima attesissima sentenza della Corte dell’Aia è giunta: ma cosa ha detto in pratica? È Genocidio a Gaza, o no?
La Corte internazionale di giustizia con sede nella città olandese dell’Aia, ha emesso ieri una sentenza storica, nel caso di genocidio perpetrato dall’esercito israeliano nei confronti della popolazione palestinese di Gaza.
Ma in pratica che cosa hanno detto i giudici?
La risposta a questa domanda è alquanto controversa!
I giudici hanno ordinato a Israele di “prevenire atti di genocidio a Gaza”.
I giudici hanno portato questi dati: “25.700 palestinesi morti, 1,7 milioni di sfollati, il 93% della popolazione alla fame. La devastazione è innegabile.“
Ma…
Se da una parte i giudici affermano ciò, dall’altra NON PRENDONO misure nei confronti dei responsabili!
Invitano solo Israele a… prevenire! Inoltre concedono un altro mese di tempo all’imputato, utile a fornire prove dell’assenza del genocidio!
Ma…
Allora i morti ammazzati finora?
I bambini?
Gli sfollati?
Chi è responsabile per tali crimini?
È chiaro che la posizione di questi giudici è ambigua!
Del resto io non nutrivo grandi speranze di ottenere di più!
L’ONU sarà chiamato a rispondere a questi quesiti e, purtroppo, abbiamo già verificato più volte come anche davanti a evidenze grossolane, questa organizzazione è stata incapace di adottare provvedimenti utili alla fine del massacro di civili, figuriamoci alla fine delle ostilità.
E come nelle migliori saghe di spionaggio, ecco il colpo di scena di oggi!
Alcuni membri dell’UNRWA sono stati denunciati per aver avuto contatti con Hamas e, addirittura 12 di essi, per aver partecipato alle operazioni terroristiche del 7 ottobre scorso.
Ma che cos’è l’Unrwa? L’acronimo sta per United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East ed è l’Agenzia Onu che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi costretti ad abbandonare le proprie case in seguito alle varie guerre con Israele. L’ONU ha, negli anni, ripetutamente rinnovato il suo mandato all’Unrwa, visto il prolungarsi del problema dei profughi palestinesi, ma va detto che questa entità è assolutamente separata dalla Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati nel resto del mondo.
La gravissima accusa, che delegittima così tale ente, ovviamente arriva da Israele, ed è stata subito avallata e certificata senza batter ciglio dagli Stati Uniti, in particolare il dipartimento di Stato americano ne è certo! Quali tribunali e quali giudici siano stati interpellati non è dato sapere in questo caso!
Ecco così all’istante, la decisione di oggi di revocare tutti gli aiuti umanitari verso l’Unrwa.
Quali sono stati gli stati, scusa il bisticcio, così veloci nel prendere tale iniziativa?
Facile: Stati Uniti e poi Canada e poi… Italia! Ma dai? Italia!
E tu… Ci credi?
Che mondo di…
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Sentenza salomonica, si è pure detto. Ma gli accusati sono già al contrattacco, ad esempio screditando l’ONU! Ma Hamas amministra la striscia di Gaza da decenni! Occorrerebbe rompere i legami diplomatici il Qatar, che ospita i capi di Hamas. Ma come avrebbe potuto l’ Unrwa non avere contatti con Hamas? Ma questo non dimostra nulla! Dimostra soltanto la paranoia dei capi di Israele, che pensano che il mondo ce l’ ha con loro, quando non li asseconda.
Ancora la nauseante strumentalizzazione della Shoah, per ergersi a eterne vittime.
Faccio comunque lo presente che mentre gli ebrei subivano lo sterminio in Europa, i sionisti in Palestina preparavano la pulizia etnica a danno dei palestinesi.
Ahimé. Esiste pure il narcisismo della vittima, che pretende di avere il monopolio del dolore e della sofferenza. La Shoah si, la Nakba no! Perché?