Carletto Romeo
Lucas Braathen Gigante Alta Badia
Vittoria del norvegese Lucas Braathen nel gigante dell’Alta Badia sulla spettacolare Gran Risa.
Sette giorni dopo aver vinto lo slalom di Val d’Isère, il norvegese Lucas Braathen si è confermato anche oggi sul gradino più alto del podio, nel tempio del Gigante, la Gran Risa a La Villa in Alta Badia.
Al terzo posto dopo la prima manche, Braathen ha commesso alcuni errori nella parte centrale della sua seconda discesa, ma ha mantenuto il semaforo verde comunque fino al traguardo, guardando prima Kristoffersen e poi il leader della prima manche Kranjec, non riuscire a far meglio.
“Vincere è come una droga, ne hai solo bisogno di più”, ha detto il 22enne Braathen all’arrivo.
“Crescendo, guardando l’Alta Badia da bambino, è sicuramente una delle mie piste preferite, è senza dubbio la pista da slalom gigante più bella del mondo. “Non posso credere di aver vinto qui. È incredibile, ricorderò questo giorno per sempre.”
Un Gigante, quello dell’Alta Badia sulla pista Gran Risa, che mette a dura prova la resistenza muscolare degli atleti con due muri che non si dimenticano facilmente.
Al secondo posto, con soli due centesimi di ritardo dal compagno di squadra, il norvegese Henrik Kristoffersen, anche per lui una soddisfazione battere su questa pista Odermatt.
Per Kristoffersen la “naturale” frustrazione al traguardo: “Ovviamente quando sei indietro di due centesimi puoi essere frustrato”, “Questa è la corsa, vogliamo tutti vincere”.
La durissima settimana in Val Gardena sembrava aver segnato il campionissimo svizzero Marco Odermatt, infatti nella prima manche è risultato in ritardo al nono posto a 1 secondo e 42 dal primo, lo sloveno Kranjec.
Nella seconda discesa però, la sua classe è venuta fuori rimontando 6 posizioni, per finire terzo, col record raggiunto di 11 podi consecutivi di slalom gigante in Coppa del Mondo: prima di lui alcune “leggende” come lo svedese Ingemar Stenmark (22 di fila) e l’austriaco Marcel Hirscher (18 di fila).
“Non ero sicuro di questo podio oggi dopo la prima manche”, “È stato difficile per me trovare la velocità giusta anche se avevo la pista perfetta e nella seconda manche, anche se la pista era molto più difficile, buia e sconnessa, sono riuscito in qualche modo a mettere sempre lo sci a terra alla fine. “Certo che ancora una volta la Gran Risa è il GS più duro del mondo.” E se lo dice Marco…
Lo sloveno Zan Kranjec, primo dopo la prima manche, è sceso al quinto posto, con una seconda discesa al risparmio.
Splendido exploit per Joan Verdu, da Andorra con furore, con il miglior tempo della seconda manche e il 12° posto finale, miglior piazzamento in carriera, dopo aver visto addirittura 16 gettonati rivali finire alle sue spalle, nonostante partissero con un vantaggio di quasi due secondi.
Dopo l’emozionante gara di oggi, domani si replica: i migliori sciatori di Gigante del mondo proveranno ancora a “domare” la Gran Risa, tentando di iscrivere il proprio nome negli annali di questa storica pista.
Per gli italiani due discrete prove per Filippo Della Vite e Luca De Aliprandini finiti rispettivamente 17° e 18° con un buon feeling con la pista e buone speranze per domani.
Forza Ragazzi!
Ecco il video dei protagonisti:
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